Pronto soccorso col fiato corto

CREMA - Medici costretti a doppi turni, con conseguente aumento dello stress e dovuto al super carico di lavoro. E’ emergenza al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore per il venir meno, praticamente in contemporanea, di due medici sugli undici abitualmente in organico, personale a cui va poi aggiunto il primario Giovanni Viganò. 

«Non abbiamo personale medico in surplus nei reparti da poter dislocare temporaneamente al servizio emergenze — ha chiarito il direttore generale dell’Azienda socio sanitaria territoriale Luigi Ablondi —: contiamo a breve di poter inserire i sostituti di coloro che hanno da poco lasciato l’incarico». Già a pieno regime, ossia con 11 medici più Viganò, il presidio non raggiunge comunque il numero di figure professionali (infermieri compresi) che richiederebbe l’impegno quotidiano 24 ore su 24. L’impegno profuso dal personale sanitario sopperisce, ma sovente le attese per un consulto (codici bianchi e verdi), esclusi ovviamente i casi in cui il paziente si presenta in gravi condizioni, raggiungono le tre ore.