L'ANALISI
05 Gennaio 2016 - 20:18
La scuola Calvi di Rivolta d'Adda
RIVOLTA D’ADDA — Lasciare un messaggio ai bambini rivoltani del futuro. È questo lo scopo della capsula del tempo, un contenitore con un involucro in acciaio appositamente preparato per conservare oggetti o informazioni destinati ad essere ritrovati fra 50 anni.
A questo progetto sta lavorando il comitato genitori della scuola elementare che ha già incontrato il favore sia dell’amministrazione comunale, che per mezzo della giunta ha dato il nulla osta all’interramento della capsula nel giardino della scuola, e della dirigenza dell’istituto comprensivo ‘Eugenio Calvi’. Prendersi cura del futuro significa prendersene cura fin da adesso, sforzandosi, in questo modo, di costruire un domani migliore. Ecco quindi che la capsula del tempo diventa uno strumento finalizzato a sensibilizzare e responsabilizzare i bambini di oggi nei confronti delle epoche che verranno. Fra mezzo secolo, quando la capsula verrà aperta, saranno proprio i bambini del 2016, diventati nel frattempo genitori e forse anche nonni, a ricevere i messaggi scritti adesso e ad estrarre alcuni oggetti tipici della nostra epoca.
Sono pochissime le realtà che in Italia hanno sperimentato la capsula del tempo. La relazione descrittiva del progetto presentato dal comitato genitori alla giunta comunale parla di soli due Comuni (entrambi nelle Marche) ma ancora di nessuna scuola, almeno a livello ufficiale.
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