L'ANALISI
23 Dicembre 2015 - 08:34
CAPERGNANICA — «Mio figlio e mia moglie, al momento di rientrare, hanno trovato la porta finestra spalancata e, all’interno un caos indescrivibile. Sono scappati in preda alla paura: pensavano che i ladri fossero ancora in casa». A raccontare quando avvenuto domenica pomeriggio è il padre, dipendente di una struttura pubblica di Crema. I ladri si sono portati via almeno 8mila euro tra contanti e gioielli, oltre a generi alimentari. In più c’è il danno provocato alla porta finestra. «Mio figlio — prosegue — mi ha chiamato al cellulare, era spaventato e mi ha detto: ‘Papà ci sono i ladri in casa’. Potete immaginarvi cosa ho provato. Ero in auto e mi sono precipitato. In pochi istanti ero lì avevo dentro una rabbia che non riesco a descrivere». Fortunatamente i malviventi se n’erano già andati: se madre e ragazzino fossero rientrati prima, avrebbero corso un grosso rischio. La loro abitazione si trova a poca distanza dal centro del paese, in una zona residenziale. E’ una villetta a schiera che dà su una strada piuttosto trafficata. I ladri, entrati in azione intorno alle 14, hanno scavalcato la recinzione del giardino, raggiunto la porta finestra e forzato la serratura. «I vicini hanno sentito un paio di colpi ma non ci hanno dato peso — prosegue il padre —: pensavano che stessimo facendo dei lavori». Una volta entrati, i malviventi hanno rovistato ovunque, mettendo a soqquadro cassetti e armadi. Sono riusciti a trovare la cassaforte, l’hanno aperta utilizzando un flessibile. Oltre a denaro e gioielli hanno avuto il tempo di rubare un panettone, del vino e altri generi alimentari. «Abbiamo l’antifurto — aggiunge il padre — ma non ci eravamo accorti che, per un precedente guasto all’impianto elettrico della casa, il sistema d’allarme risultava inserito, ma in realtà non era funzionante». La testimonianza si conclude con un appello: «Le forze dell’ordine possono poco contro questa ondata di furti che sta perseguitando la nostra zona. Dobbiamo darci da fare noi cittadini, in particolare tra vicini, segnalando sempre a carabinieri e polizia presenze o rumori sospetti. Non si può più abbassare la guardia».
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