L'ANALISI
08 Dicembre 2015 - 10:00
Una mensa scolastica a Crema
CREMA - Il Movimento 5 Stelle apre il ‘caso mensa’ ed è scontro a 360 gradi con l’amministrazione. Al centro del contendere gli insoluti, che ammontano a 116mila euro, il contratto con Sodexo che da 57 mesi viene rinnovato invece che mandare a bando la gestione del servizio, e la qualità del cibo. Ad aprire le ‘danze’ è stato il M5S: «E’ di ben 116.506,96 euro la cifra riconosciuta alla Sodexo Italia spa, a compensazione degli insoluti per l’anno scolastico 2014-2015 per il servizio mensa e ristorazione di alcune scuole di Crema, confermando l’ammontare che il M5S Cremasco aveva anticipatamente denunciato nel corso dell’anno. Il servizio di ‘notifica e riscossione’, anch’esso in gestione alla società Ica (la stessa a cui paghiamo i soldi dell’autovelox), non è stato in grado di recuperare nulla da giugno a oggi. Un vero fallimento, che però all’Amministrazione evidentemente non interessa: chi non vuole pagare, non paga, e tanto pagano gli altri». Replica dura dell'assessore all'istruzione Attilio Galmozzi: «Vogliono forse che non vengano più dati i pasti a bambini di famiglie in difficoltà? Lo propongano in consiglio comunale e si assumano la responsabilità di questo atteggiamento irresponsabile».
Leggi di più su La Provincia di martedì 8 dicembre 2015
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