L'ANALISI
08 Dicembre 2015 - 09:26
Lisa e Giancarlo Bettinelli
CREMA - Buon sangue non mente. O, se preferite, tale padre tale figlia. Giancarlo Bettinelli, campione italiano a squadre con la Chizzoli Archery Team nel 1982 con l’arco olimpico, ha trasmesso la passione per questa disciplina alla figlia Lisa. A giudicare dai primi risultati, pure lei l’arco ce l’ha nel sangue. E dire che quando Lisa ha espresso il desiderio di tirare con l'arco, papà ha un po' storto il naso. «Diciamo pure che non voleva proprio che tirassi — spiega la 21enne atleta del gruppo Arcieri sul Serio — ma poi mi sono decisa e ho preso io l’iniziativa. Fare la patente dell’auto mi ha dato la possibilità di essere autonoma».
Nelle prime sette gare della sua carriera agonistica, appena iniziata, Lisa ha ottenuto due vittorie, due secondi e tre terzi posti. Davvero niente male per una principiante. Nella prima competizione, Lisa ha gareggiato a Paderno Franciacorta e ha vinto. Una settimana dopo, a Castel D’Ario, l’arciere cremasca è di nuovo salita sul podio come terza classificata. A seguire, a Nuvolera, Lisa si è piazzata seconda. La settimana seguente, a Busto Arsizio, ha partecipato ad una gara nazionale, strutturata in due distinte competizioni, una sui 25 metri e l’altra sui 18 metri, e si è classificata di nuovo seconda. Nella quinta gara, svoltasi a Rimini, è ancora salita sul podio come terza classificata. Sette giorni più tardi, a Puegnago sul Garda, ha sbaragliato di nuovo il campo della concorrenza classificandosi prima. L'ultima competizione in ordine di tempo è stata domenica a Barbiano di Cotignola, dove Lisa è risultata terza. Per lei, settimo podio su sette gare e l’ingaggio da gennaio nell’ambiziosa società varesina delle Tre Torri. Niente male per una quasi principiante.
«Un anno fa ho fatto il corso, ma poi ho iniziato ad allenarmi sul serio soltanto ad agosto. Adesso vado a tirare quattro volte alla settimana, una a Offanengo e tre a Lodi. Papà si è rassegnato, mi dà dei consigli e ora mi segue lui». Con un padre che oltre ad essere stato campione italiano ha fatto anche il tecnico regionale, i progressi sono assicurati. «Gli esempi in famiglia non mi mancano — conclude Lisa — anche perchè pure mia mamma Luisa Sismondini è stata campionessa lombarda di tiro con l’arco. Qualche freccia nel sangue ce l’ho. Il mio sogno? Partecipare ai campionati italiani. Mi accontenterei di andarci».
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