L'ANALISI
06 Dicembre 2015 - 08:58
L'esterno del comando dei carabinieri di Crema
CREMA - Si è presentato in classe con un coltello a serramanico di piccole dimensioni. Non lo ha estratto dalla zaino, ma lo ha chiaramente fatto vedere al compagno di lezioni, minacciandolo pur senza estrarre la lama. Protagonista un 13enne di origini nordafricane che frequenta una scuola media cittadina. Il compagno, un ragazzino di origini romene, si è spaventato ed ha raccontato tutto al professore. Quest’ultimo ha chiamato i carabinieri. Il nordafricano è stato convocato in presidenza alla presenza dei militari e ha ammesso di avere con sé il coltellino che gli è stato poi sequestrato. Sono stati avvisati e convocati a scuola i genitori e il 13enne è stato segnalato alla procura dei minori. L’episodio è accaduto nei giorni scorsi. Pare, secondo quanto hanno potuto appurare i carabinieri nel corso delle verifiche sull’accaduto, che i due studenti avessero avuto uno screzio il giorno prima per futili motivi. Poi, la mattina successiva, il nordafricano si è presentato in classe con nello zaino l’arma da taglio. Il professore avvisato dallo studente romeno ha deciso di rivolgersi ai carabinieri per evitare qualsiasi rischio, a tutela, innanzitutto, dell’incolumità dei ragazzi. L’episodio ha suscitato la comprensibile apprensione sia degli altri insegnanti sia tra i genitori dei compagni di classe. Prima di questo fatto, comunque, pare che il ragazzino non avesse mai manifestato comportamenti tali da far preoccupare gli insegnanti e non fosse mai stato protagonista di minacce nei confronti degli altri studenti. Gli stessi genitori del nordafricano si sono detti molto sorpresi dall’atteggiamento del figlio, il quale, a quanto sembra, non aveva nemmeno raccontato a casa dello screzio avvenuto il giorno prima con il compagno di classe romeno. Mamma e papà del ragazzino hanno assicurato la loro piena collaborazione al personale docente della scuola e agli stessi carabinieri.
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