L'ANALISI
04 Dicembre 2015 - 18:01
La conferenza stampa di Sel sull'ex scuola di Cl
CREMA - «Questa lettera a firma dell’allora sindaco Bruno Bruttomesso conferma, al di là di ogni dubbio, che la responsabilità della vicenda del milione di euro che Regione Lombardia chiede al Comune di Crema in relazione alla ‘vicenda Charis’, è totalmente dell’amministrazione da lui presieduta». Carte alla mano, Sel, per bocca dei suoi più importanti rappresentanti — il parlamentare Franco Bordo, l’assessore Attilio Galmozzi e il capogruppo Emanuele Coti Zelati — ricostruisce quello che venerdì 4 dicembre in conferenza stampa è stato definito un «passaggio che dire non trasparente è poco». La Charis aveva iniziato i lavori all’ex cascina Valcarenga per quella che a Crema è conosciuta come la scuola di Cl (per i legami fra la società e il movimento ecclesiastico), lavori abbandonati a causa della messa in liquidazione volontaria della Charis stessa. Bordo, Galmozzi e Coti Zelati spiegano, a più voci, quella che secondo loro è stata la scelta che ha portato alla situazione attuale: scuola abbandonata, Regione che chiede un milione di euro al Comune di Crema e nel frattempo mette in atto azioni ostili nei confronti dell’amministrazione cremasca, trattenendo circa 200 mila euro sotto forma di mancati finanziamenti: il rischio è quello di uscire dal patto di stabilità.
Leggi di più su La Provincia di sabato 5 dicembre 2015
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