L'ANALISI
27 Novembre 2015 - 10:01
L'autovelox fisso in tangenziale a Crema
CREMA - Boom di incassi per l’autovelox fisso sulla tangenziale cittadina, attivato lo scorso 12 aprile dal Comune. Se nei primi due mesi e mezzo gli introiti per le finanze pubbliche erano stati di 554mila euro, tra luglio e settembre l’importo è schizzato a 2,8 milioni: significano 3,35 milioni di euro in meno di sei mesi. Al netto delle spese di notifica dei verbali e sottraendo la quota che spetta alla società che gestisce la riscossione delle multe per conto del Comune, la cifra del terzo trimestre 2015 scende a 2,3 milioni. Per avere il dato ultimo relativo all’incasso comunale bisogna, infine, detrarre i 727mila euro che spettano alla Provincia, ente proprietario della strada a bordo della quale è installato l’impianto: si arriva, insomma, a un milione e 619mila euro. Suddivisi sui tre mesi significano quasi 540mila euro di incassi ogni 30 giorni. Da questi numeri si evince come l’impianto stia fruttando cifre ragguardevoli alle casse comunali. Soldi che, come prevede la legge, devono essere investiti solo in opere legate alla sicurezza stradale e per il miglioramento delle attrezzature in dotazione alla polizia locale. Al momento, però, il Comune non ha reso noti i dati relativi al numero delle sanzioni: senza quei numeri non si può avere un reale certezza dell’andamento della situazione. Va ricordato, inoltre, che l’autovelox entra in azione quando il veicolo in transito — l’impianto è situato sul rettilineo all’altezza delle due stazioni di carburante — supera i 73,5 chilometri orari. Il limite in tangenziale è di 70 chilometri all’ora, a cui va aggiunta la tolleranza del 5%.
Dal boom di incassi si potrebbe dedurre che ci sia stato un incremento altrettanto importante di automobilisti multati, ma secondo il comandante della polizia locale Giuliano Semeraro alla marcata differenza contribuiscono altri fattori: «Non ritengo che le multe siano in aumento, anzi reputo che stiano calando — sottolinea — sull’incremento degli incassi reputo pesi il fatto che la stragrande maggioranza degli automobilisti sanzionati non paghino immediatamente la sanzione, ma versino il dovuto a ridosso della scadenza». E ciò, nonostante chi versi il dovuto entro cinque giorni dalla data di notifica abbia diritto ad uno sconto del 30%. Insomma, chi ha preso la multa a maggio magari l’ha pagata a luglio (ci sono 60 giorni di tempo) è questo comporta, ovviamente, che l’incasso per le finanze pubbliche risulti nel terzo trimestre, invece che nel secondo.
Nel frattempo, come detto, con i proventi già incassati il Comune ha in corso investimenti in sicurezza stradale e in particolare in opere di manutenzione delle vie cittadine. Alcune sono in corso anche in questo periodo invernale: sono da poco stati stanziati 120mila euro per i lavori di rifacimento di porzioni di asfalto e di attraversamenti ciclo-pedonali.
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