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CENTRO 'BELLINI' A CREMA

Piscina, aria di burrasca

Comincia l'era della Sport Management. Gli istruttori: costretti ad accettare compensi più bassi. Lamentele anche dagli utenti

Daniele Duchi

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redazione@laprovinciacr.it

19 Novembre 2015 - 08:59

Piscina, aria di burrasca

La piscina coperta del centro natatorio 'Bellini'

CREMA - Genitori arrabbiati per l’aumento dei corsi e per aver dovuto pagare una quota associativa di 18 euro; istruttori di nuoto e fitness alle prese con un cambio di contratto e di profilo contributivo che porterà a un decurtamento degli stipendi; dirigenti che non sanno che pesci pigliare e che attendono di scoprire la loro futura collocazione. Non c’è bisogno di azionare la piscina con le onde per avere acque agitate al centro natatorio ‘Bellini’, la cui gestione lunedì 23 novembre passerà da Scrp, alla Sport Management, società che gestisce altri impianti sparsi per l’Italia. Sotto accusa anche Scrp, rea, stando alle voci raccolte all’interno dello staff, di «svendere un patrimonio di professionalità e anni e anni spesi a migliorare sempre di più l’offerta che nel corso del tempo si è ampliata». I primi a lanciare critiche sono gli utenti: pronti via devono pagare 18 euro (ma dall’anno prossimo saranno 25) per l’iscrizione alla società. Dalla Sport Management fanno notare che è quello che avviene per tutte le società e che nei 18 euro è compresa l’assicurazione. Ma le lamentele non si fermano a questo: ogni singola lezione è aumentata di 40 centesimi. Ma è la voce degli istruttori (non tutti) che si fa sentire forte. Sostengono che molti dei corsi che vengono spacciati come novità, vengano regolarmente tenuti da anni in piscina. «Per esempio quello per gli anziani — dicono chiedendo di mantenere l’anonimato — che offriamo in tre orari differenti da anni, ma di esempi ce ne sono diversi. Anche noi volevamo far pagare una tessera, in cambio però di materiale, magari una borsa con una maglietta e una cuffia, ma ci è stato sempre detto di no: considerato che a occhio e croce sono circa 3000 le persone che si iscrivono ai corsi, fatti due conti, 70, 75 mila euro avrebbero fatto comodo pure a noi. Così come volevamo fare i corsi per neo natali, ma ci vuole una temperatura di 33, 34 gradi. Anche in questo caso, pur avendo le possibilità tecniche, ci hanno detto sempre di no. Ora non vorremmo passare, dopo che tutti ci siamo fatti un ‘mazzo’ così per anni, per quelli che non facevano niente e la Sport Management per la salvatrice della patria». Sul piano contrattuale le cose non vanno molto meglio. «Prima — proseguono alcuni istruttori — a partita Iva prendevamo 14,50 euro all’ora lordi e 18,50 per le lezioni che comprendevano hydrobike e fitness. Ora abbiamo dovuto accettare 8,80 euro per il primo caso e 11,30 per il secondo: netti è vero, ma passando da partita Iva a collaboratore sportivo con un compenso orario al netto delle ritenute d’acconto: fatti due calcoli guadagneremo attorno ai 4 euro in meno all’ora».

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