L'ANALISI
17 Novembre 2015 - 08:07
Il ponte sull'Adda: come diventerà e com'è
MILANO - Regione Lombardia, nella seduta di giunta di lunedì 16 novembre ha dato corso alle promesse dell’estate scorsa, ‘applicando’ al bilancio pluriennale del Pirellone (triennio 2016-2018) i 16,5 milioni di euro necessari al raddoppio in alveo del ponte di Spino d’Adda. Ossia, l’opera indispensabile per non vanificare il tracciato della nuova Paullese, eliminando l’imbuto al confine fra le province di Cremona e Lodi. Il progetto esecutivo, a cura dell’area vasta retta da Carlo Vezzini, è atteso entro dicembre. E gli operai potrebbero quindi mettersi al lavoro già entro la primavera.
Il raddoppio in alveo del ponte sull’Adda, lungo la Paullese, prevede l’affiancamento del nuovo manufatto a quello esistente: la struttura sarà sorretta da due piloni posizionati in acqua. In base al progetto esecutivo, elaborato nei mesi scorsi dai tecnici della Provincia di Cremona, il secondo ponte sarà lungo 190 metri.Dettaglio fondamentale, durante i due anni previsti per il completamento dei lavori, non verrà mai interrotto il traffico veicolare. I disagi, insomma, dovrebbero essere contenuti.
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