L'ANALISI
12 Novembre 2015 - 12:22
CREMA - «La Regione trattiene indebitamente stanziamenti per circa duecentomila euro destinati a finanziare il fondo a sostegno degli affitti e il piano contro le ludopatie. E c’è il sospetto che il Comune non stia tutelando adeguatamente i proprio interessi. Se così è, è la conferma che questa giunta brilla per approssimazione amministrativa». «Parla così perché ha un codone di paglia. Con la Regione è in corso un ragionamento per sbloccare una situazione che certamente non si può addebitare a questa amministrazione ma alla precedente». Le frasi sono rispettivamente di Simone Beretta, consigliere di Foza Italia e Stefania Bonaldi, sindaco di Crema e indicano un sensibile aumento di temperatura sulla questione del milione di euro che la Regione aveva stanziato alla Fondazione Charis per la realizzazione di quella che viene conosciuta come la ‘scuola di Cl’: un progetto multimilionario poi abortito e del quale rimane solo lo scheletro della struttura, un progetto sul quale il Comune di Crema aveva fatto da garante. Da qui la richiesta di ‘danni’ del Pirellone che ha congelato, a titolo di parziale compensazione, stanziamenti destinati a Crema. La questione approderà in consiglio comunale lunedì prossimo, ma le polveri sono già state accese. Lo ha fatto Beretta, ieri mattina: «E’ stata una decisione grave e sbagliata quella della Regione, da non sottovalutare, meritevole di particolare attenzione giuridico-amministrativa che mi auguro non sia mancata da parte dell’amministrazione comunale», dice il consigliere di Forza Italia, che prosegue: «quello che mi chiedo è però se il Comune, ricevuto l’eventuale decreto, l’abbia immediatamente e formalmente impugnato rigettandolo. Un atto che, in attesa di successivi sviluppi non avrebbe certamente consentito alla Regione Lombardia di trattenere alcunché di quanto dovuto al nostro Comune, se non con un atto di indebita e illegittima arroganza. Se le cose sono andante in questo modo, diventa doveroso sottolineare che questa delicata questione potrebbe essere stata affrontata in modo amministrativamente sbagliato». Il sindaco Bonaldi assicura che era da tempo sua intenzione spiegare i dettagli della questione lunedì sera in consiglio comunale, e anticipa per grandi linee la posizione della Giunta. «Anzitutto una premessa: così come vanno distinte le responsabilità della mia amministrazione da quella che l’ha preceduta, va precisato che che la giunta guidata da Roberto Maroni è, di fatto vittima di errori compiuti da quella di Roberto Formigoni: come noi, oggi la Regione può essere considerata una vittima di scelte sbagliate». Fatta questa precisazione, Bonaldi assicura che con il Pirellone «è stato aperto fin da subito un tavolo di trattativa volto a sbloccare la situazione. Non è certamente il Comune di Crema a dover pagare il conto, anche in Regione ne sono consapevoli».
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