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CREMA

Oggetti d'arte sequestrati ora donati al museo civico

Facevano parte del 'museo privato' di un 50enne di Ricengo: monete, materiale bellico e anfore greche tra i beni di maggiore di pregio che ora saranno visibili da tutti

Francesco Pavesi

Email:

fpavesi@cremonaonline.it

10 Novembre 2015 - 08:53

Oggetti d'arte sequestrati ora donati al museo civico

Parte dei beni sequestrati e consegnati al museo civico di Crema

CREMA - Si arricchisce il museo civico di Crema: mercoledì 11 novembre la guardia di finanza consegnerà i beni d’interesse storico e archeologico sequestrati nell’ottobre dello scorso anno nell’abitazione di un cinquantenne residente a Ricengo. L’iter giudiziario è terminato e — come era stato annunciato — il ‘materiale’ accumulato nel museo ‘privato’ verrà affidato in custodia a quello pubblico. A beneficio di tutti.

I finanzieri avevano catalogato ben 800 monete di epoca romana tardorepubblicana (I e III secolo Avanti Cristo) e circa 500 tra medioevali e contemporanee (ottocentesche); oltre 300 munizioni d’artiglieria a palla, circa 700 ogive, 160 bombe a mano e da lancio, 13 proietti d’artiglieria, oltre ad «oggettistica varia» (una quarantina solo gli elmetti da guerra). Sebbene il pezzo forte del museo domestico fosse rappresentato dai 500 pezzi, definiti di «notevole interesse storico», databili tra la protostoria e l’età contemporanea. Tra di essi spiccano un piatto e due anfore, verosimilmente provenienti da scavi effettuati nel sud del Paese e di produzione attica o magno-greca.

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