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Disabili in piscina, direttrice nell'occhio del ciclone
Vanazzi: si apra un 'inchiesta

Dopo le denunce di alcune famiglie

maria grazia teschi

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mteschi@laprovinciacr.it

24 Ottobre 2015 - 08:58

Disabili in piscina, direttrice nell'occhio del cicloneVanazzi: si apra un 'inchiesta

PANDINO — «Chiederemo che venga nominata una commissione interna ad Asm per fare chiarezza sui ripetuti casi di persone con disabilità il cui ingresso o la permanenza al centro Blu Pandino è stato osteggiato dalla direttrice della struttura». A esigere che si faccia piena luce sul duplice caso emerso nei giorni scorsi — ma in Comune sarebbero pervenute anche altre segnalazioni — è il capogruppo della lista di centro destra ‘Insieme’ Francesco Vanazzi: vuole un’azione forte e un’assunzione di responsabilità da parte dell’amministrazione comunale. Va ricordato che il centro natatorio è gestito dall’Azienda speciale multiservizi di proprietà al 100% del Comune e il cui consiglio d’amministrazione, presieduto da Bruno Garatti, è nominato dal sindaco Maria Luise Polig: «E’ arrivato il tempo delle risposte — tuona Vanazzi —: basta negare la cruda realtà, cercare inutili scuse e usare la macchina del fumo per nascondersi o meglio, per nascondere l’incapacità amministrativa del centro sinistra e, in particolare, del ‘Gruppo civico’. La gente è stufa di subire in silenzio qualunque atteggiamento dispotico e noi vogliamo solo la verità». Vanazzi conta anche sull’intervento di Piergiacomo Bonaventi, ex consigliere provinciale della Lega, da poco nominato nel consiglio d’amministrazione di Asm come membro indicato dalle due minoranze: oltre al centro destra, l’altra lista di opposizione ‘per Pandino’, guidata da Francesca Sau. «Siamo assolutamente d’accordo con quanto dichiarato da Bonaventi nei giorni scorsi — conclude l’esponente della lista ‘Insieme’ —: pretendiamo una commissione che faccia piena chiarezza su quanto avvenuto. E’ necessaria per tutelare tutte le parti coinvolte, appurare la realtà dei fatti, approfondire e valutare». La dura presa di posizione di Vanazzi arriva dopo i due casi emersi negli ultimi giorni. Il primo, secondo una lettera scritta dai familiari che risiedono in paese, aveva riguardato una donna invalida al 100 per cento il cui ingresso in piscina (episodio avvenuto durante l’ultima estate) era stato osteggiato dalla direttrice. Il secondo risale agli anni scorsi ed era stato raccontato da Antonella Calzi, mamma di Miriam Visigalli e residente a Crema. La donna aveva spiegato che la responsabile del centro le aveva vietato di chiedere aiuto ai bagnini nel momento in cui doveva sollevare di peso la figlia — che è in carrozzina — per farla uscire dall’acqua. Un comportamento che aveva indispettito la mamma cremasca che, a quel punto, aveva deciso di non utilizzare più l’impianto pandinese preferendo altre piscine del territorio.

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