L'ANALISI
07 Ottobre 2015 - 11:21
L'ospedale di Crema
CREMA - La premessa è che i tempi d’attesa sono tutti sotto quelli indicati dalla Regione, ma ciò non toglie che — ad esempio — per l’intervento alle tonsille si debba pazientare tre mesi. E’ quanto emerge dai dati aggiornati in parte all’inizio di agosto (sono quelli generali e con possibilità di comparazione con con gli altri distretti sanitari della provincia) e in parte a settembre (solo dell’azienda ospedaliera di Crema) sui tempi per ottenere prestazioni ambulatoriali. Il dato che emerge è che non c’è uniformità. Il confronto è stato fatto con la vicina Cremona, in quanto per i cremaschi sarebbe oltremodo scomodo raggiungere l’Oglio Po di Casalmaggiore. E poi le attese sarebbero pressoché uguali. In alcuni casi ai cremaschi converrebbe il viaggio, in altri è il contrario. Prendiamo ad esempio la colonscopia: in ospedale a Crema servono 32 giorni, nel capoluogo provinciale i giorni d’attesa sono solo due. Di contro per una mammografia a Cremona servono 83 giorni, mentre in riva al Serio ne bastano 8. Se proprio uno vuole sul sito dell’Asl provinciale o su quello del nosocomio cittadino sono elencati tutti i tempi e può fare i suoi calcoli. In ogni caso guai ad aver bisogno anche di un intervento alle emorroidi: c’è da aspettare in entrambi gli ospedali. Così come per un’ernia: due mesi a Crema, 170 giorni a Cremona. Il confronto potrebbe continuare e non c’è un vincitore. Nelle slides che si trovano sul sito dell’Asl ci sono anche le medie di ognuno dei tre distretti provinciali, che comprendono più strutture sanitarie, anche private. Rispetto a un anno e mezzo fa Crema ha guadagnato in efficienza. Nonostante le forze in campo siano minori a parità di numero di abitanti.
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