L'ANALISI
06 Ottobre 2015 - 14:21
Il materiale sequestrato dai carabinieri di Crema
CREMA - I carabinieri del dipendente Nucleo Operativo nel pomeriggio di lunedì 5 ottobre hanno arrestato un cittadino italiano per spaccio di droga. Da qualche giorno gli investigatori avevano ricevuto delle indiscrezioni nell’ambiente della tossicodipendenza locale, circa la presenza di uno spacciatore che vendeva stupefacenti agli studenti cremaschi. L’attività investigativa permetteva di indirizzare le indagini verso un soggetto che già in passato era stato denunciato per traffico di stupefacenti. Si trattava di F.G. 48 enne di origine siciliana, ma dimorante nella periferia di Crema, ai domiciliari da qualche mese in quanto già arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti. Sono stati svolti diversi servizi di osservazione nei pressi della sua abitazione, allo scopo di verificare se le informazioni raccolte fosse veritiere. Nella giornata di lunedì 5, infatti, nell’arco di 2 ore si sono presentati due giovani, che suonavano al citofono dell’appartamento per poi entrare ed uscire in pochi minuti, con fare sospetto. I due ragazzi, studenti appena usciti dalla scuola, dimoranti nei Comuni della cintura cremasca, sono stati bloccati poco distante e sottoposti ad una perquisizione personale che dava esito positivo. Entrambi avevano in tasca alcuni grammi di hashish e per questo sono stati poi segnalati alla Prefettura quali assuntori di sostanze stupefacenti a scopo non terapeutico. Accompagnati presso gli uffici del Nucleo Operativo hanno dichiarato di averla appena acquistata da F.G.. A questo punto gli investigatori hanno eseguito una perquisizione presso l'abitazione del sospettato, rinvenendo altri 30 grammi circa del medesimo stupefacente nonché 20 euro considerato provento dello spaccio. L'uomo veniva dichiarato in stato di arresto e su disposizione dell’autorità giudiziaria competente rinchiuso presso la camera di sicurezza in attesa della celebrazione del processo per direttissima al Tribunale di Cremona, conclusosi con la condanna ad un anno e 8 mesi di reclusione in carcere e 7.000 euro di multa.
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