L'ANALISI
06 Ottobre 2015 - 11:28
I sindaci soci di Scrp in Comune
CREMA - La gara per l’assegnazione del servizio di igiene ambientale va avanti. La comunicazione è stata fatta lunedì 5 ottobre durante la turbolenta e lunga assemblea di Scrp preceduta dalla consulta dei sindaci. E andrà avanti, nonostante alcune sentenze amministrative che avevano messo in dubbio l’impalcatura, con lo stesso cda della società partecipata. Le dimissioni chieste dal sindaco di Casale Cremasco Antonio Grassi (e di cui leggiamo nel box) sono infatti state respinte. L’altra notizia è che il cda della società pubblica nulla sapeva delle già citate sentenze. Il presidente Pietro Moro non ne ha fatto mistero: «Non lo sapevamo e anche se l’avessimo saputo saremmo comunque andati avanti. Stava alla società che partecipa al bando comunicarlo e non a noi del cda, ma agli appaltanti, cioè ai sindaci. Se non è stato fatto è perché Linea Gestioni ha valutato di non farlo». Gara per l’affidamento che prosegue anche per una questione pratica: l’appalto in essere scade il prossimo 31 dicembre e se non c’è una procedura aperta diventa impossibile concedere la proroga. I tempi per arrivare ora a un ‘qualcosa di concreto’ sono un mese o poco più, necessari per la verifica dei requisiti delle tre società che hanno manifestato interesse. Una quarantina di giorni di silenzio (forse), dopo le burrasche di queste ultime settimane. L’assemblea di ieri era di carattere informativo. La richiesta di convocazione era arrivata da diversi sindaci: chiarezza la parola d’ordine, dopo appunto le sentenze del Tar e il pronunciamento del Consiglio di Stato che mettevano in forse la partecipazione al bando di Linea Gestioni. Moro ha spiegato tutti i passaggi sottolineando a più riprese «il rigoroso rispetto dell’imparzialità». A portare scompiglio la richiesta fatta da Grassi, che ha colto i più di sorpresa. «Intervento personale il mio», ha evidenziato ilsindaco di Casale Cremasco». Richiesta che ha spinto Moro a ripercorre le tappe e annunciare appunto che il cda non era a conoscenza delle sentenze. Per la cronaca a favore delle dimissioni del cda di Scrp hanno votato lo stesso Grassi e il sindaco di Salvirola Nicola Marani. Astenuto il sindaco di Ripalta Guerina Luca Guerini. Questa la parte conclusiva, preceduta come è ovvio dal dibattito. Voto politico come ha fatto osservare Gianni Rossoni, sindaco di Offanengo. Voto inopportuno per altri primi cittadini, perché nel caso fosse arrivata la sfiducia al cda sarebbe stato in palese contrasto con quanto deciso poco prima, ovvero di proseguire con la gara. La decisione di arrivare al voto è stata comunque presa per non lasciare spazio, da qui all’eventuale altra assemblea necessaria per arrivare all’alzata di mani, a dubbi sulla legittimità del consiglio di amministrazione. E così è stato. Il voto è arrivato dopo oltre tre ore di discussione.
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