L'ANALISI
25 Settembre 2015 - 19:57
CREMA - Retata di clandestini stamattina nel fatiscente edificio dell’ex stabilimento Olivetti a Santa Maria. In azione i carabinieri della compagnia di Crema, comandati dal capitano Giancarlo Carraro. Quattro gli extracomunitari, tutti di origine nordafricana e privi del regolare permesso di soggiorno, sorpresi dai militari all’interno del capannone, da anni abbandonato e trasformato in dormitorio di fortuna. Oltre a loro, i carabinieri hanno fermato un 45enne egiziano. Era in sella ad una bicicletta, poi risultata rubata ad una donna di Crema: il furto era avvenuto pochi minuti prima in piazzale Rimembranze. Lo straniero è stato arrestato e trasferito in tribunale a Cremona dove è stato processato con rito direttissimo, condannato a 6 mesi e a 200 euro di multa e all’espulsione dal territorio nazionale. Pochi minuti dopo il ritrovamento, la bicicletta è stata restituita alla proprietaria. Sempre ieri mattina i quattro nordafricani sono stati trasferiti in questura a Cremona per essere anch’essi espulsi. All’origine della retata messa a segno dai carabinieri c’è la situazione di degrado che da tempo coinvolge l’area industriale dismessa. Nel corso dell’operazione di ieri mattina gli stessi militari hanno potuto rendersi conto delle precarie condizioni igieniche in cui versa l’edificio. Dove i nordafricani avevano organizzato il loro giaciglio di fortuna hanno trovato di tutto: materassi, tavoli, sedie, stendi biancheria, ma anche escrementi umani in diversi angoli dei locali. Un degrado più volte evidenziato dai residenti, compresi i membri del comitato di Santa Maria. Negli ultimi giorni, le segnalazioni in merito si erano intensificate. Testimoni avevano raccontato ai carabinieri della presenza di persone all’interno del capannone, anche nelle ore serali e notturne. Da qui erano partiti i militari per organizzare l’operazione di controllo straordinario scattata ieri mattina con l’impiego di diverse pattuglie. «Nelle prossime settimane — assicura il capitano Carraro — verranno svolti altri servizi tesi a identificare ed accompagnare per l’espulsione alla questura di Cremona eventuali altri stranieri che, a vario titolo, non hanno il diritto di restare sul territorio cremasco».
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