L'ANALISI
10 Settembre 2015 - 20:45
Luigi Sala con la moglie Monica Rozzoni nella foto d’archivio
RIVOLTA D’ADDA — È stato ritrovato il piccolo crocifisso sparito qualche settimana fa dalla tomba di Luigi Sala, l’ideatore del progetto ‘My Everest’ destinato alla raccolta di fondi a favore della ricerca dell’ospedale San Raffaele di Milano sul tumore del pancreas, la malattia alla quale Luigi stesso si è arreso la scorsa primavera. A darne la notizia è stata la moglie, Monica Rozzoni. «Mi ha chiamato un’amica — racconta — per dirmi che suo marito, Luigi Nicoli, mentre era intento a svolgere dei piccoli lavori di manutenzione al cimitero, aveva ritrovato per caso il crocifisso smarrito. Subito mi è stato consegnato qui a casa. Nicoli l’ha trovato ad una considerevole distanza dalla tomba di mio marito. Mi vorrei astenere da altre considerazioni ma deduco che un qualche imbecille lo abbia probabilmente lanciato in mezzo ad altre tombe. Ora, dopo un necessario restauro da parte di Giorgio Pandini, che ringrazio, il piccolo crocifisso tornerà al suo posto». Per la famiglia Sala questo oggetto, artigianale, simile a quelli di tipo Tao che si mettono al collo, aveva un forte valore simbolico. Proveniva dalla montagna, da Rhmes Notre Dame, un luogo molto caro sia a Luigi che a sua moglie e ai suoi figli e gli era stato regalato da una coppia di amici che nel febbraio scorso erano andati a trovarlo in ospedale.
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