L'ANALISI
03 Settembre 2015 - 11:27
La centralissima via Mazzini a Crema
CREMA - Nei giorni scorsi, l’assessore al Commercio Morena Saltini aveva ammesso che l’indotto di Expo su Crema è stato, per ora, al di sotto delle attese. La conferma del mancato beneficio in termini economici arriva, ora, anche da chi con i turisti o presunti tali dovrebbe entrare in contatto ogni giorno: i gestori dei locali pubblici e i negozianti. La sentenza è netta: l’effetto positivo di Expo sulle presenze in città è «pari a zero». Non si sono viste facce nuove, in particolare stranieri che, dopo aver visitato la kermesse mondiale dedicata all’alimentazione, si siano diretti a Crema per concludere la loro vacanza alla scoperta della città e del territorio. «Il turista proveniente da Expo? E chi lo conosce — spiega Veronica Faletti del ‘Vero Amore’ caffè e restaurant di via Racchetti, a due passi da piazza Duomo — è stata un’estate del tutto normale senza incrementi particolari di visitatori rispetto agli anni scorsi. I forestieri ci sono, ma si tratta di persone che sono in città soprattutto per lavoro. Comitive o famiglie non ne ho viste». Sulla stessa lunghezza d’onda Chicca Coroneo, della vicina trattoria ‘Quin’: «Non si hanno notizie del classico turista giunto in città grazie al pacchetto ‘Extraordinary Crema’, pensato dalle istituzioni locali per attirare i visitatori dopo le fatiche di Expo. Ho avuto qualche ospite legato alla fiera mondiale, ma si trattava di persone impegnate alla manifestazione milanese per motivi di lavoro e che alloggiavano nei paraggi di Crema. Da questo punto di vista, ho notato un incremento soprattutto di clienti di nazionalità francese». Per Gastone Mazzetti, titolare del ‘Cin Cin’ bar di piazza Moro, «Expo non ha certo portato benefici su una realtà come la nostra. Abbiamo vissuto un’estate come gli anni passati, senza quell’incremento dell’afflusso di turisti che qualcuno si era augurato alla vigilia». Dello stesso parere Italo Blesi, che gestisce il bar ‘Garibaldi’, locale che si affaccia sull’omonima piazza: «Altro che effetto Expo — sottolinea — ho avuto la netta impressione che, tra giugno e fine agosto, la città sia stata vissuta meno, rispetto agli anni passati, anche dagli stessi cremaschi». Al bar ‘Zero 373’, anch’esso in piazza Garibaldi, non fanno altro che confermare la versione fornita dai colleghi: «Non c’è stata traccia di turisti provenienti dalla kermesse mondiale — spiega la titolare Elisa Badoer — credo che per i locali del centro sia senz’altro meglio lavorare con i cremaschi in occasione di eventi particolari come le notti bianche e le manifestazioni straordinarie. Quelle sono iniziative che portano beneficio a tutti, non certo Expo il cui positivo effetto domino, se c’è stato, non ha certo interessato Crema». E per i negozi, in particolare per il settore abbigliamento, come è andata? Sintetizza l’indotto pari a zero Aldo Pedrini, titolare di ‘Must’ di via Matteotti: «Non che ci aspettassimo granché, ma anche quel poco che si poteva ottenere è rimasto solo un libro dei sogni».
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