L'ANALISI
12 Agosto 2015 - 12:08
SALVIROLA - Il consiglio comunale di Salvirola ha approvato una mozione sul tema dell’accoglienza degli immigrati in strutture private che possa avvenire «solo previo parere favorevole delle amministrazioni comunali».
Il provvedimento si inserisce nel contesto delle operazioni in atto per la stipula di accordi fra la prefettura, cittadini e associazioni per l’accoglienza in strutture private. E’ nato sulla scia di quanto è avvenuto a Chieve.
La mozione acquista un significato particolare nel caso di Salvirola in quanto si è in presenza di un territorio che ospita i migranti da più di un anno (attualmente sono 17) nella Casa Giò, gestita dall’associazione A braccia aperte di Romanengo e con i quali non ci sono mai stati problemi e che i cittadini del paese hanno imparato ad accettare senza difficoltà.
Nella mozione si afferma che l’ente locale, in quanto tale, non ha nelle proprie disponibilità i locali idonei ad ospitare immigrati e che l’accoglimento delle persone che richiedono asilo politico ha ricadute sui cittadini e sui territori. Pertanto il consiglio comunale di Salvirola chiede alla prefettura di non procedere alla conclusione di qualsivoglia accordo senza il parere favorevole delle amministrazioni comunali interessate e si riserva di diffidare qualunque soggetto privato che intenda fare questi accordi senza il pronunciamento del comune.
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