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‘Varchi elettronici’
Vigili, maxi-convenzione

Progetto sicurezza, Moro (Scrp): servirà un forte coordinamento

maria grazia teschi

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mteschi@laprovinciacr.it

09 Agosto 2015 - 18:25

 ‘Varchi elettronici’Vigili, maxi-convenzione

Una pattuglia della polizia locale

CREMA - Super-polizia all’orizzonte, per vegliare sul Cremasco nell’era dell’Area vasta, ossia l’entità che a breve decreterà il definitivo pensionamento delle vecchie province. Le imponenti modifiche alla viabilità cremasca e il proliferare di vie di raccordo, conseguenza diretta del raddoppio dell’ex statale Paullese, hanno del resto messo al palo il progetto dei varchi elettronici, ossia il sistema di videocamere che, nei piani della regina delle partecipate cremasche Scrp e dei sindaci che le hanno conferito mandato di sviluppare l’idea, era destinato a vegliare sulla sicurezza del territorio. Ma se il cantiere per l’installazione dei 20 dispositivi, in grado di legge in tempo reale le targhe dei mezzi in transito segnalando quelli rubati alle centrali operative di carabinieri e polizia, non vedrà sicuramente la luce entro l’anno, non significa che l’operazione sia stata abbandonata. Anzi, sullo sfondo del piano — 800mila euro di valore, ma pressoché a costo zero per i Comuni grazie all’abbinata ad autovelox fissi e a contributi regionali — si staglia una rivoluzione ancor più significativa: una convenzione che ‘allei’ le polizie locali dell’intero Cremasco. A rivelarlo è lo stesso presidente della Scrp, Pietro Moro, sottolineando come la gestione dei futuri varchi abbia come presupposto un «forte coordinamento dei Corpi comunali». Come dire, se non si potrà parlare di un consorzio, di un ‘patto’ sicuramente sì. E ciò, di fatto, rappresenterà un’estensione di quanto già adottato da vari centri del territorio, che uniscono gli sforzi in fatto di pattuglie di vigili, sia per sopperire a carenze di organico, sia per rendere il servizio meno costoso e più efficiente, in particolar modo durante l’estate. Moro parla di un momento «particolarmente propizio per la collaborazione fra i sindaci». Ed il riferimento, neppure troppo velato, è alla vittoriosa battaglia condotta dal Cremasco per il mantenimento dell’autonomia dell’ospedale Maggiore, messa a rischio dalla riforma sanitaria regionale, ma sfuggita alla scure dei tagli grazie anche all’impegno della totalità delle amministrazioni del circondario. E dopo la sanità, la nuova sfida sembra proprio essere quella della sicurezza. Con o senza varchi.

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