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CREMA ECOLOGICA

Il Comune ‘pensiona’ la benzina

Bici elettriche in arrivo e sostituzione del parco-auto con vetture a batterie

maria grazia teschi

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mteschi@laprovinciacr.it

10 Agosto 2015 - 11:13

Il Comune ‘pensiona’ la benzina

Nella foto di repertorio, un’auto elettrica

Crema - Subito le bici elettriche (o meglio a pedalata assistita) e dietro l’angolo le auto a batterie. Insomma, in pensione i tubi di scappamento e via libera al sibilo dei motori puliti, per il parco mezzi del Comune. I punti di alimentazione? Le due colonnine (quattro postazioni) della ‘pompa bianca’, che verrà completata entro novembre nel parcheggio del centro commerciale Gran Rondò. E a seguire, torrette incastonate nel futuro assetto della stazione ferroviaria, che in piazza Duomo sognano di trasformare in un ‘hub’ d’interscambio ferro-gomma, leggasi terminal di treni e bus per un investimento stimato in poco più di un milione e centomila euro. E mentre polveri sottili e picchi d’ozono non danno tregua nella torrida estate dei cremaschi, con la colonnina di mercurio che continua a fare capolino oltre i 30 gradi, l’amministrazione della città punta tutto sulle fonti ad emissioni zero. L’assessore alla partita, il segretario provinciale del Pd Matteo Piloni, l’aveva messo nero su bianco nel ‘piano per l’energia sostenibile’ presentato nell’aula degli Ostaggi da poco più di un mese. «Intendiamo proseguire su questa strada: si tratta di un impegno che ci siamo assunti sin dal nostro insediamento» dichiara ora, alla vigilia della delibera, che di fatto aprirà la strada ad un finanziamento ministeriale, in grado — se assegnato — di garantire l’acquisto di una decina di bici elettriche, da mettere a disposizione del personale del municipio. Ma la partecipazione al bando, che verrà ufficializzata in settimana, rappresenta solo il primo passo di un percorso che, nelle intenzioni dell’esecutivo di centrosinistra, dovrà culminare con la sostituzione dell’intero parco auto con vetture ‘verdi’. Nel frattempo, l’obiettivo immediato della giunta è abbattere di 20mila, nell’arco dell’anno, i chilometri percorsi dalle vetture ‘targate’ Comune. Il che significa una contrazione degli inquinanti, considerato che i mezzi in carico all’amministrazione si muovono pressoché esclusivamente in città. Per raggiungere il traguardo nel più breve tempo possibile, è già stata avviata la dismissione delle auto più datate: tre. E mentre l’anello di ciclabili, concepite per collegare Crema ai paesi della cintura, ha ormai preso forma; il piano per dotare gli uffici di piazza Duomo di mezzi ecologici passa attraverso i finanziamenti, che Regione e ministeri mettono sul tavolo per incentivare il ricorso alle cosiddette energie pulite. Ma le ambizioni della giunta vanno oltre: farsi largo nel nascente sistema di ‘car sharing’ elettrico a livello regionale, ossia la condivisione di automobili pubbliche. «L’idea del car sharing extra comunale — si legge nello studio Crema 2020 elaborato dall’esecutivo — va nella direzione della connessione tra la stazione ferroviaria cittadina e quella di Lodi ». Insomma, la sfida è ambiziosa. E i tempi stringono. Ma il ghiaccio è ormai rotto.

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