L'ANALISI
02 Agosto 2015 - 12:17
Presidio di protesta in stazione lunedì 3 agosto
CREMA - Lunedì 3 agosto alle 7 in stazione si terrà un presidio di protesta del Comitato pendolari cremaschi contro la cancellazione dei treni diretti da e per Milano entrati in vigore domenica 2 agosto e che proseguiranno sino al 30 agosto. L’orario non è stato scelto a caso: è quello in cui la stragrande maggioranza dei pendolari cremaschi si reca in stazione per prendere il treno in direzione Milano. Non è la prima volta che il Comitato dei viaggiatori organizza un presidio simile, promosso per protestare contro una gestione del servizio da parte di Trenord, Rete ferroviaria italiana e Regione che continua a sollevare parecchie perplessità. «Sappiamo che in agosto ci sono meno passeggeri per via delle ferie e delle chiusure delle aziende — commenta Alberto Scaravaggi, che fa parte del Comitato —: ma quante aziende, al giorno d’oggi, chiudono addirittura per quattro settimane?» Insomma, non siamo più negli anni ’60, quando Milano si svuotava da fine luglio ad inizio settembre. «Al di là delle ferie personali — prosegue Scaravaggi —, molti di noi sono a casa per la chiusura nelle due settimane centrali, o anche meno, dunque saranno destinati a subire i disagi del taglio dei diretti». Il Comitato chiederà uno sconto sull’abbonamento: «Ci stiamo pensando — conferma Scaravaggi —: logica vorrebbe che chi sarà costretto a viaggiare in agosto possa ottenere un bonus, magari da sfruttare nei prossimi mesi. Di fatto paga la cifra piena per un servizio che in realtà non c’è: è vero i treni non diminuiscono a livello numerico, ma senza diretti ci vuole più tempo per arrivare a Milano e soprattutto, c’è il rischio di perdere le coincidenze a Treviglio. A ciò va aggiunto il disagio, in particolare all’andata, di trovarsi a dover salire sui regionali in arrivo da Brescia e diretti a Milano già stracolmi di gente». I pendolari hanno anche il timore che il mese di agosto comporti la sostituzione dei pochi treni confortevoli in servizio sulla linea, con materiale rotabile vecchio e dotato di un numero insufficiente di carrozze: «Ci auguriamo davvero che non accada: sarebbe inaccettabile». A questo proposito si rinnova la richiesta di nuovi treni: «L’anno scorso sulla nostra linea non arrivò alcun convoglio. Adesso pare che vengano acquistati nuovi treni grazie ai 50 milioni di euro stanziati dalla Regione, a cui si aggiungono i 200 milioni di investimenti previsti da Trenord: Almeno un paio arriveranno sulla nostra tratta?».
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