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SONCINO

Padellata alla moglie, 'confinato'

Lite fra indiani, la donna ha riportato 20 giorni di prognosi. Ora l'uomo non può più avvicinarsi alla casa

Daniele Duchi

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redazione@laprovinciacr.it

31 Luglio 2015 - 22:55

Soncino

Il tribunale di Cremona

SONCINO — Per lei 20 giorni di prognosi, per lui l’obbligo di girare al largo. Sono le conseguenze della lite a colpi di padella scoppiata tra marito e moglie, entrambi indiani. Metà luglio: l’uomo, S. G., 32 anni, da tempo in Italia, torna a casa in uno stato alterato. Ubriaco e nervoso, probabilmente perché ha perso il lavoro di mungitore che aveva sino a poche settimane fa. Basta una piccola scintilla per perdere il controllo e innescare il botta e risposta con la consorte. Al culmine dello scontro l’immigrato afferra una pentola in cucina e colpisce alla testa la donna. Un solo colpo, ma doloroso. La cosa ancor più spiacevole è che il diverbio è andato in scena davanti al figlio di pochi anni. La donna, sanguinante, esce in cortile e invoca aiuto. I vicini lanciando l’allarme e chiamato i carabinieri di Soncino, subito accorsi sul posto. La donna viene accompagnata in ospedale, dove le curano il taglio sul capo. Per lei una prognosi di venti giorni. Stando alle ricostruzioni e alle testimonianze, non si è trattato della prima discussione animata tra l’indiano, che non ha precedenti, e la moglie. Senza mai però che degenerasse arrivando a questi estremi. Per lo straniero, accusato di maltrattamenti e lesioni, è scattata la misura cautelare: non potrà avvicinarsi non solo alla casa della moglie ma anche, più in generale, ai luoghi che lei frequenta abitualmente. Da quel momento il marito si è trasferito da un amico. Giovedì 30 luglio un’altra puntata della vicenda: l’interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari Pierpaolo Beluzzi. L’indiano, assistito dall’avvocato Raffaella Parisi, si è difeso dicendo che sta passando un brutto momento a causa del lavoro perso e che aveva affogato i suoi dispiaceri professionali nell’alcol. Si è mostrato dispiaciuto per l’accaduto e ha chiesto di poter tornare a casa. E giurato di non brandire più la padella.

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