L'ANALISI
23 Luglio 2015 - 17:03
Il dormitorio al rifugio San Martino
CREMA - Ancora un paio di giorni e gli alloggi del rifugio San Martino, in via Civerchi, saranno al completo. Ad occuparli, 15 persone: i cinque profughi trasferiti dall’ex-convento delle Ancelle di via Battisti, altri tre che li hanno raggiunti in queste ore ed infine sette, destinati dalla prefettura di Cremona al territorio cremasco. In particolare, alle strutture messe a disposizione dalla diocesi, perché Caritas Crema se ne occupasse. Tra i nuovi arrivi al dormitorio di via Civerchi non sono previsti donne e bambini. Il gruppo dei 15 inquilini del San Martino sarà composto da soli uomini, provenienti da Senegal e Bangladesh. Come anticipato nei giorni scorsi, la soluzione del rifugio è provvisoria, in quanto l’immobile potrà essere destinato all’accoglienza dei profughi solo per i mesi estivi, nei quali è chiuso. In inverno, dovrebbe tornare a garantire assistenza alle persone in difficoltà del territorio cremasco. Con l’ospitalità concessa ai 15 migranti, la diocesi è riuscita a rispondere — dopo mesi di ‘blocco’ obbligato delle accoglienze, per la mancanza di spazi — alle richieste da parte della prefettura, che da tempo chiedeva una soluzione idonea a tamponare l’emergenza profughi, anche sul nostro territorio.
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