L'ANALISI
16 Luglio 2015 - 12:07
Il vescovo di Crema Oscar Cantoni
CREMA - "La tenace e strenua opposizione dei genitori con bambini nella Scuola Manziana (Ancelle) mi consiglia di trovare altre soluzioni non appena sarà possibile, rinunciando a un ambiente, da competenti organi della Caritas diocesana ritenuto idoneo e, lo sottolineo, sicuro".
Sono parole del vescovo di Crema, Oscar Cantoni, espresse in una lettera incentrata sulla questione dell'accoglienza dei profughi all'interno dell'ex convento delle Ancelle. Una scelta che aveva scatenato la protesta (con apice il sit-in in piazza Duomo di martedì 14 luglio) dei genitori dei bambini che frequentano l'asilo adiacente la struttura.
"E’ una forma prudenziale - continua il prelato - che mi sento di prendere, che però non può essere considerata un atto di codardìa. Certamente nella Chiesa non è valida la teoria che vince chi grida di più, come questa mia decisione potrebbe essere erroneamente interpretata da qualcuno. Questa mia scelta è piuttosto un vero atto di umiliazione, che accetto volentieri per difendere e promuovere l’unità della Chiesa (che è il bene più grande!) e così non fomentare ulteriori divisioni, dovendo, però, anche dolorosamente ammettere che molti genitori della Scuola Cattolica sì la frequentano e la usano, ma non utilizzano o comprendono le finalità educative che essa propone, tra cui proprio l’accoglienza".
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