L'ANALISI
15 Luglio 2015 - 16:20
L'ingresso del canile consortile di Vaiano
VAIANO CREMASCO - Lo hanno ammesso anche i sindaci, presenti per un sopralluogo a sorpresa nella giornata di lunedì 13 luglio: al canile consortile di Vaiano Cremasco serve più che mai la piantumazione di alberi ad alto fusto che facciano ombra su un’area oggi inondata da un sole cocente. Inoltre, sarebbe meglio realizzare un manto erboso nella zona riservata allo sgambamento degli animali, altrimenti costretti a scottarsi le zampe. Insomma, parte delle segnalazioni degli animalisti, protagonisti di proteste nei giorni scorsi, erano corrispondenti a verità. Di fatto la visita dei primi cittadini è stata una risposta alla richiesta di una commissione di controllo sulla gestione della struttura, formulata nei giorni scorsi dagli esponenti dei Verdi cremaschi. Il problema delle alberature era stato ammesso dai titolari della clinica veterinaria di viale Stazione a Crema, responsabili della gestione del canile consortile. Toccherà ora a Scrp, la società partecipata dai comuni che aveva realizzato il nuovo rifugio, poi aperto in primavera, darsi da fare per cercare di rimediare ai problemi evidenziati. In merito alle altre critiche di Verdi e animalisti, i sindaci, arrivati senza alcun preavviso, hanno invece trovato una situazione positiva. Tra loro anche il primo cittadino di Crema Stefania Bonaldi e quello del paese ospitante Domenico Calzi: «Abbiamo constatato — hanno chiarito — che tutte le gabbie sono dotate di ombreggiante nella parte superiore e alcune anche nella parte anteriore. L’aria condizionata nei corridoi che portano all’accesso interno delle gabbie funziona ovunque, circostanza che porta refrigerio anche alla parte interna del box dei singoli animali, dove è posizionato l’abbeveratoio». Lusinghiero il giudizio per la cura dell’area, per gli abbeveratoi con acqua fresca e le ciotole ripulite e ordinate. Smentito dal veterinario Angelo Bettinelli che, con la moglie Laura Gatti, è il responsabile della clinica che gestisce la struttura, il fatto che i cani ricevano senza alcuna distinzione la stessa razione di cibo. «La quantità distribuita va in base alla taglia». Infine l’area sgambatoio. Andrebbe, come detto, dotata di manto erboso, mentre ospita già piccole piscine con acqua limpida ed una più grande, al momento vuota.
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