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'La Moschea su terra nostra'

Il gruppo Assalam: 'Non vogliamo regali e che si possa dire che siamo stati favoriti, il rispetto dai cremaschi è condizione di convivenza pacifica'

Francesco Pavesi

Email:

fpavesi@cremonaonline.it

28 Giugno 2015 - 11:00

'La Moschea su terra nostra'

Adnani Kadmiri

CREMA - «Il Comune permetta a noi musulmani di acquistare il terreno per la moschea, così nessuno avrà niente da obiettare». Adnani Kadmiri, segretario generale dell’associazione islamica Assalam, lancia una proposta al sindaco Stefania Bonaldi e ai cremaschi, nel periodo in cui i cittadini sono invitati a presentare le proprie osservazioni riguardo le due nuove aree di culto previste dal Pgt (il piano di governo del territorio).

L’ipotesi, allo stato attuale, prevede infatti la realizzazione della futura moschea su di un’area comunale di via Milano. E proprio sulla moschea e sull’appezzamento su cui dovrebbe sorgere, Kadmiri punta l’attenzione. «Mi sarei aspettato che l’argomento dividesse la comunità cristiana, non che facesse altrettanto anche con quella islamica. Assalam non vuole fare un torto prendendo la terra che in molti non vogliono concedere, per evitare che ciò sia all’origine di un odio religioso permanente verso i musulmani. Il rispetto dai cremaschi verso l’islam è più importante. Questo è necessario per un clima di convivenza pacifica e di e armonia. Chiedo al sindaco Bonaldi di permettere ai musulmani di acquistare il terreno per la moschea, così nessuno avrà niente da obiettare e si favorirà il rispetto verso l’islam».

© RIPRODUZIONE RISERVATA DI TESTI E FOTO

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