L'ANALISI
26 Giugno 2015 - 15:45
Don Mauro Inzoli
CREMA - Lo chiamavano 'don Mercedes'. Auto di lusso, sigari costosi, ristoranti alla moda, frequentazioni politiche importanti. Per i genitori dei ragazzini aderenti a Comunione e Liberazione, don Mauro Inzoli, 65 anni, per tre decenni capo carismatico del movimento fondato da don Giussani, 'era una specie di idolo meritevole di venerazione' e per questo, nessuna delle sue giovani vittime di abusi sessuali, sconce avances fatte per lo più nel suo studio durante gli esercizi spirituali, aveva 'la forza di reagire'. Cinque vittime in tutto, di 14, 15 e 16 anni. Ma c'e' anche il caso di un minore di dodici anni. Con l'accusa di violenza sessuale, nell'episodio del minore di 12 anni aggravata dall'abuso di potere e dalla minore età, il procuratore della Repubblica, Roberto di Martino, ha chiuso le indagini (atto che anticipa la richiesta di rinvio a giudizio) nei confronti di don 'Mercedes, confessore privato dell'ex presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, fondatore del Banco Alimentare, già condannato dalla Santa Sede a una 'pena medicinale perpetua'. Otto gli episodi contestati e relativi ad una pluralità di comportamenti, ma ve ne sarebbero altri dodici caduti, però, in prescrizione. Gli otto abusi si sarebbero verificati tra il 2004 e il 2008, quando don Inzoli era rettore del liceo linguistico Shakespeare di Crema e parroco della Santissima Trinità della cittadina. Nelle carte dell'indagine sono riversati fatti raccapriccianti: si va dai palpeggiamenti ai baci, alle carezze, agli abbracci. Gli abusi non solo si sarebbero verificati nello studio di 'don Mercedes', in cui le famiglie di Cl mandavano i figli per il ' perfezionamento spirituale', ma in parte anche nei luoghi di villeggiatura dove i giovani trascorrevano le vacanze nelle strutture di Cl.
Leggi di più su La Provincia di sabato 27 giugno 2015
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris