L'ANALISI
20 Giugno 2015 - 20:26
AGNADELLO — Sarà anche stata una ragazzata, come ha detto qualcuno, ma un gesto del genere avrebbe potuto creare serissimi danni. È pressoché unanime ad Agnadello la condanna dell’atto vandalico di via Grazia Deledda, dove l’imbecille di turno, con il favore del buio, ha tolto un tombino della fognatura a centro strada gettandolo nel Tormo e lasciando di fatto scoperto un pezzo di carreggiata. «Immaginatevi — commentava ieri un residente della zona — se una bicicletta, una moto o una macchina fossero passate sopra quel buco lasciato dalla mancanza del tombino senza vederlo. È incredibile il livello di stupidità di certa gente».
Il vandalo, o i vandali, hanno agito con il favore del buio. Sollevare la grata del tombino è stato semplice, perché non è per nulla pesante. Una volta tolta, l’hanno gettata nel tratto di fiume Tormo che scorre adiacente a via Deledda. Ad accorgersi del fatto è stato un residente di questa zona, un’area residenziale del paese relativamente nuova, che ha subito chiamato Giulio Dinice, del Gruppo Volontari Agnadello. «Alle 6,30 del mattino — racconta Dinice — ho ricevuto una telefonata da un residente della zona di via Deledda. Mi sono recato immediatamente sul posto ed ho potuto constatare come da un tombino al centro della strada mancasse la grata. Con me c’era anche Giancarlo Trezza (anche lui del Gruppo Volontari Agnadello). Insieme abbiamo subito messo davanti al buco delle sedie, prestateci da una residente di via Deledda, legandole fra loro con il nastro bianco e rosso che di solito si mette nelle zone che non si possono oltrepassare. Prima di recarci in municipio a prendere l’opportuna segnaletica di pericolo io e Trezza ci siamo guardati un po’ in giro, abbiamo trovato la grata del tombino nel fiume Tormo e l’abbiamo rimessa al suo posto». Nelle ore in cui è mancata la grata del tombino non ci sono stati incidenti. «È stata una fortuna — aggiunge Dinice — che nessuno sia transitato su quel tombino. Ci fosse entrata dentro una moto non oso immaginare quali conseguenze si sarebbero state». Anche l’amministrazione comunale condanna l’atto vandalico. «Un gesto insensato ed irresponsabile — afferma il sindaco Giovanni Calderara —. Ci chiediamo come gli autori non abbiamo potuto pensare al pericolo che avrebbero creato».
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