Donna rumena arrestata per furto di t-shirt

BAGNOLO CREMASCO - Nelle ultime due settimane la titolare di un negozio di abbigliamento del centro commerciale La Girandola, che aveva messo in promozione alcuni capi di abbigliamento di marche importanti, sconsolata accertava di aver subito diversi furti di t-shirt di una nota marca. Complessivamente gli erano state asportate oltre 50 magliette per un danno di diverse migliaia di euro, senza però mai notare e capire come ciò potesse realmente accadere. Gli ignoti malfattori, infatti, utilizzando tecniche molto sofisticate riuscivano a spuntarla continuamente passando inosservati. Esasperata, la signora si era rivolta ai carabinieri della stazione di Bagnolo Cremasco chiedendo un loro intervento risolutivo. I militari hanno così deciso di mischiarsi ai clienti soprattutto nelle ore più critiche nelle quali vi era più presenza di persone all'interno del negozio. I servizi si sono prodigati per alcuni giorni, sino a che, nel pomeriggio di mercoledì 17 giugno la trappola è scattata ed ha permesso di sorprendere una ladra. Le magliette, infatti, oltre alla placca anti-taccheggio erano state dotate di una placca più piccola e nascosta agli occhi dei clienti che tuttavia ha sortito l’effetto sperato. La donna, 30enne rumena, domiciliata a Palazzo Pignano, usufruendo del servizio alle casse automatiche, aveva preventivamente riposto 7 magliette del valore di oltre 500 euro dentro ad una borsa, pensando di riuscire a allontanarsi come sempre indisturbata. Tuttavia, all’atto del passaggio sotto al sistema anti-taccheggio l’allarme si è attivato e questo ha permesso ai militari di intervenire nella flagranza di reato. La donna tentava goffamente di allontanarsi venendo però raggiunta e bloccata per poi essere accompagnata negli uffici della direzione del negozio. All’interno della borsa sono così state rinvenute le sette magliette che venivano restituite immediatamente alla titolare del negozio, nonché due custodie in alluminio all’interno delle quali erano occultate le placche anti-taccheggio, staccate dentro ad un camerino, che risultavano così schermate al controllo. G.H. veniva dichiarata in stato di arresto per furto aggravato e su disposizione della procura della Repubblica presso il tribunale di Cremona, trattenuta in camera di sicurezza in attesa di comparire per il processo per direttissima.