L'ANALISI
13 Giugno 2015 - 17:57
CASALE VIDOLASCO — Il Comune di Casale Vidolasco ‘evasore’ per ben 0,08 euro. Solo 8 centesimi, da saldare entro 30 giorni dal sollecito — notificato ieri all’ufficio Tributi —: pena per il mancato versamento, l’arrivo di una cartella esattoriale. E non si tratta di uno scherzo. Nella mattinata di ieri, il Comune si è visto recapitare il documento con il quale Ccse (Cassa conguaglio per il settore elettrico) intimava — queste le parole testuali — il saldo di 8 centesimi di euro. Debito, se così si può chiamare, risalente al 2013. «La cifra si riferisce al periodo in cui al servizio di energia e gas si univa anche quello di fognature e depurazione. Il contributo percentuale dovuto dal Comune, essendo Casale Cremasco e Vidolasco piccoli paesi, era ovviamente esiguo. Nel 2013, per la precisione corrispondente allo 0,08 riportato nel sollecito. Questo, quando ancora era di competenza comunale e non di Padania Acque, come dal primo gennaio è stato stabilito — spiega la responsabile dell’ufficio Tributi Chiara Campanini — provvedere a questo contributo. Il pagamento è quindi rimasto in sospeso fino ad oggi». Anche perché, la normativa prevedeva che il saldo ‘scattasse’ al raggiungimento di una quota minima di 1 o 2 euro. Il documento recita inoltre che seguiranno richieste degli interessi di mora, accumulati dalla data di scadenza del pagamento a quella del versamento. Insomma, la cifra degli interessi potrebbe superare quella del reale insoluto. E, in caso di mancato rispetto del sollecito, la ‘scure’ della cartella esattoriale sarebbe pronta ad abbattersi sugli uffici comunali. «Non c’è pericolo — commenta, con un pizzico d’ironia, il sindaco Antonio Grassi —: pagheremo. Devo solo riunire un team di consulenti, per evitare conseguenze. Faremo di tutto, al fine di trovare il denaro al più presto».
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