L'ANALISI
25 Maggio 2015 - 19:16
Un cantiere sulla Paullese
CREMA - Si intravvede la luce in fondo al tunnel per i lavori del secondo lotto milanese del raddoppio della Paullese. La Città metropolitana, ente che ha sostituito la Provincia meneghina, ha comunicato l’apertura del bando per l’assegnazione delle opere di riqualificazione del tratto compreso tra il cavalcavia della provinciale Cerca e il rondò al confine tra Zelo e Paullo. I lavori, già finanziati dal 2013, dovrebbero essere aggiudicati entro la fine di dicembre e concludersi poi in 24 mesi. A quel punto il ritardo sarebbe così pari ad un anno e mezzo. Inizialmente, infatti, l’appalto avrebbe dovuto essere aggiudicato nel mese di giugno del 2014: una serie di rinvii aveva fatto slittare il termine allo scorso autunno. Sei mesi fa, però, a causa dei ricorsi presentati da alcune imprese non ammesse, e complice il contemporaneo passaggio di consegne tra vecchio e nuovo ente appaltante, la gara era saltata. L’opera, come detto, è finanziata: in cassa ci sono 40 milioni di euro garantiti dalla Regione a cui si aggiunge il milione di province lombarde. Nei giorni scorsi, invece, il presidente regionale Roberto Maroni aveva sollecitato il governo a stanziare gli altri 40 milioni che servirebbero per completare l’intera riqualificazione dell’ex statale: all’appello mancano il tratto tra l’intersezione con la Tangenziale est esterna milanese e il ponte e il raddoppio in alveo del ponte sul fiume Adda. Per evidenziare al ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio l’importanza dell’opera per l’area che comprende il Sud milanese, il Lodigiano e il Cremasco, la giunta regionale aveva inserito questi lavori in un ampio dossier dedicato alle strade prioritarie a livello regionale. Il costo del raddoppio tra la Teem e il fiume è stimato in 23,5 milioni di euro, mentre le nuove campate del ponte, che affiancheranno l’attuale manufatto, richiederanno un investimento di 16,5 milioni di euro. Senza queste opere il raddoppio rimarrebbe incompiuto.
Se sul versante lodigiano e milanese regna ancora l’incertezza, non è così sul lato cremasco: ancora un mese o poco più e verrà aperto al traffico il tratto raddoppiato tra il cavalcavia di Dovera e l’Adda che comprende anche la tangenziale di Spino.
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