L'ANALISI
21 Maggio 2015 - 10:05
Il recupero dei crediti è stato affidato all'Ica
CREMA - Il Comune mette in mora 59 inquilini delle 350 case ad affitto calmierato di proprietà. Dopo mesi di inutili tentativi di ottenere il pagamento degli affitti arretrati — a nulla sono servite mediazioni e proposte di rateizzazione — l’ente locale ricorre dunque alla maniere forti. Si tratta, infatti, di persone che possono pagare ma non lo fanno. «Gli inquilini per i quali è stata avviata la messa in mora ufficiale sono 59 — conferma l’assessore ai Servizi sociali Angela Beretta — abbiamo affidato all’Ica, la nostra agenzia di riscossione, il recupero coattivo del credito». La messa in mora è il primo passo formale per tentare il recupero di quanto spetta al Comune: tramite un’ultima lettera raccomandata il debitore viene intimato a pagare la somma entro un termine determinato, trascorso il quale è possibile avviare l’azione giudiziaria con l’addebito a suo carico di tutti i maggiori oneri sostenuti. «Siamo consapevoli che la possibilità di poter contare su un alloggio ad affitto calmierato rappresenti per le famiglie in difficoltà economica una risorsa importante che deve essere gestita con accortezza —prosegue Beretta —: al tema stiamo riservando molta attenzione perché alcuni elementi devono essere tenuti sotto controllo. Ad esempio l’insolvenza che, nel 2014, ha ormai superato i 400mila euro». Una somma difficilmente recuperabile per intero. Ad esempio è da considerarsi persa la cifra dovuta da chi, nel frattempo, è deceduto (vedi box a fianco), pari a 40mila euro. «Per chi invece ha cambiato casa trasferendosi in un altro Comune si procede comunque attivando tutte le procedure di recupero» precisa Beretta. Sono in molti gli inquilini che hanno già definito o che lo stanno facendo, piani di rientro. Come noto da mesi, il caso degli affitti non pagati crea anche un altro problema al Comune. «Se attualmente — conclude l’assessore — la morosità risulta coperta dagli importi accantonati per le manutenzioni, dal rendiconto 2014 risulta che anche questi accantonamenti non riescono più a coprire il debito e siamo pertanto in negativo a scapito delle manutenzioni». Insomma, quest’anno non ci saranno soldi per poter intervenire qualora servano dei lavori di sistemazione e ristrutturazione degli appartamenti.
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