L'ANALISI
20 Maggio 2015 - 18:35
La delegazione dello Sraffa a Expo 2015
CREMA - Lo Sraffa protagonista a Expo. Il terzo piano di Padiglione Italia ha ospitato la presentazione del progetto Archeosapori, realizzato dagli studenti dell’istituto. Era presente una delegazione della scuola di via Piacenza composta da una decina di studenti delle classi coinvolte, guidati dai docenti ideatori Michele Perna e Ferdinando Sapienza e dai colleghi Domenico Tecchia, Gloria Torrese e Fabrizio Tiriticco. Archeosapori – per il quale nei mesi scorsi lo Sraffa ha ricevuto un importante riconoscimento quale prima scuola lombarda con percorso enogastronomico nel progetto promosso dall’Ufficio scolastico regionale - ha ripreso e attualizzato il ricettario della Roma imperiale di Marco Gavio Apicio, riproponendo una serie di piatti, attraverso l’utilizzo di ingredienti quali la colatura di alici, tipica salsa usata come condimento dai romani. La presentazione, che si è tenuta presso l’apposito spazio riservato al progetto Vivaio Scuole, ha visto la presenza di Patrizia Galeazzo responsabile del Progetto Scuole di Padiglione Italia, di Riccardo Garosci, presidente del Comitato Expo Scuola del Miur, e del noto chef Pasquale Torrente, che partito da Cetara in provincia di Salerno, sta esportando anche nel territorio lombardo la riscoperta della colatura di alici, impiegata nella preparazione di varie pietanze. Torrente, che si è complimentato con lo Sraffa ed il suo dirigente Ernesto Abbà, si è detto disponibile a tenere una lezione agli alunni del corso enogastronomico, sul mondo della ristorazione e sugli aspetti gestionali della sala. "Il concetto di Archeosapori è piaciuto ai vari referenti del sistema Vivaio Scuole – afferma Perna – che ci hanno proposto un piccolo allestimento nei prossimi mesi, in modo da poter offrire una degustazione delle ricette che abbiamo realizzato, consultabili sul sito www.progettoarcheosapori.com". Il progetto dello Sraffa non si chiude con la presentazione. "Stiamo pensando di continuare sul filone della cucina storica – conclude Perna - spostando l’attenzione verso la cucina sudamericana di Aztechi, Maya e Inca, proprio perché questo progetto nasce a scuola ed in questo contesto cerchiamo di dare il nostro contributo all’integrazione tra culture diverse, con la cucina quale fattore inclusivo".
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