L'ANALISI
16 Maggio 2015 - 15:08
Il castello visconteo di Pandino
PANDINO — Piove ancora nel loggiato del castello visconteo, nonostante sia stata appena completata la ristrutturazione del tetto costata oltre 250mila euro. Se ne sono accorti molti di coloro che venerdì sera sono intervenuti all’inaugurazione della mostra dedicata a Mario Stroppa e ospitata proprio nella sala degli affreschi al primo piano del maniero (vedi box in pagina). La forte pioggia caduta in concomitanza con l’apertura dell’iniziativa ha provocato alcune infiltrazioni nella copertura e sul pavimento del loggiato esterno alle sale si vedeva chiaramente la macchia di umidità, nonostante la scarsa illuminazione. Poche gocce, non certo una pozzanghera come capitato in passato, ma comunque il segno che qualche infiltrazione c’è ancora. Il cantiere di rifacimento del tetto del castello era stato appaltato dal Comune grazie anche al sostanzioso contributo della fondazione Cariplo. Progettato dall’architetto cremasco Marco Ermentini aveva comportato la sostituzione di decine di travi in legno ormai marce o gravemente danneggiate, la rimozione dei coppi rovinati che non proteggevano più il sottotetto dalle infiltrazioni e molti altri lavori di riqualificazione. Un cantiere assurto ad esempio anche a livello nazionale per l’innovativo sistema utilizzato. Al posto delle classiche impalcature ad avvolgere l’edificio, gli operai hanno lavorato agganciati alle cosiddette linee vita, un sistema di funi fissate al tetto che ha permesso loro di muoversi in piena sicurezza sulla sommità del castello. Nelle prossime settimane, grazie ai ribassi d’asta del cantiere del tetto, il Comune potrà finanziare la ristrutturazione della copertura delle due torri. Potrebbe essere l’occasione per rivedere quel breve tratto da cui venerdì sera è filtrata l’acqua.
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