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CREMA

Principesse per una notte

Giulia e Chiara al gala delle debuttanti di Milano con i cadetti della ‘Teulié’

maria grazia teschi

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mteschi@laprovinciacr.it

15 Maggio 2015 - 11:13

Principesse per una notte

Giulia Bonizzi e Chiara Berticelli

CREMA - Sogno cremasco, di una notte di maggio, al ballo delle debuttanti: nei giorni scorsi, Giulia Bonizzi — 20enne di Sergnano — e Chiara Berticelli — 17enne di Dovera — hanno realizzato il desiderio di «sentirsi principesse, almeno per una sera. Un’emozione unica», commentano le ragazze ancora commosse. Un’emozione così unica, da convincere la giovane Chiara (dopo la prima esperienza di debuttante, lo scorso anno, alla scuola militare Teulié di Milano) ad abbandonare gli studi al liceo scientifico, per proseguirli (nello stesso indirizzo) all’istituto aeronautico ‘Antonio Locatelli’ di Bergamo: «Dopo aver conosciuto l’ambiente della scuola militare mi sono ‘innamorata’ di quel mondo e ho cambiato scuola, in vista di frequentare l’accademia», spiega Chiara. Pare che l’obiettivo sia quello di laurearsi in giurisprudenza nell’ambito dell’accademia e poi, sempre nell’ambiente dell’esercito, insegnare. Giulia invece, frequenta il primo anno di architettura nella sede piacentina del Politecnico di Milano. Le ragazze sono state accompagnate in questo ‘sogno’ dalle famiglie e dagli amici e dalla Pro loco di Crema, rappresentata dalla referente Gabriella Drocco. Il ballo — accessibile alle ragazze dai 16 ai 22 anni che ne fanno richiesta — è il risultato di due mesi di lavoro, tra lezioni di ballo e di bon ton, portamento, gestualità femminile, che vanno a sommarsi alla preparazione dei cadetti della scuola militare Teulié, loro cavalieri durante la serata. Per gli stessi cadetti (e cadette, dato che da qualche anno sono ammesse anche ragazze), il Gran ballo ha un significato particolare: segna il ‘Mak Pi Cento’, gli ultimi cento giorni dei tre anni di scuola militare. Chiara e Giulia hanno quindi vissuto il sogno con i loro rispettivi cavalieri Alessandro Gagliano e Matteo Polli ed altre 37 coppie: con vestito bianco, tiare luccicanti, trucco e bracciale di fiori freschi, sono state annunciate davanti a genitori e amici, hanno ballato (valzer, polka, quadriglia, polonnaise), cenato in un ambiente da favola e infine si sono scatenate (dopo aver sostituito ai tacchi comode scarpe da ginnastica) al ritmo di musica da discoteca. L’ammaina bandiera — momento più toccante, perché segna la fine dei corsi e del ballo — e il taglio della torta (con la spada) da parte del comandante della scuola Teulié, il colonnello Gioacchino Violante e dal comandante della compagnia Grecchi, il capitano Mike Manica mettono fine alle danze. E hanno l’effetto del tocco di mezzanotte nella favola di Cenerentola. Tutto svanisce nella realtà, ma resta caro nei ricordi.

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