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CREMA

A giudizio l’infermiera-ballerina

Prima udienza per l’ex dipendente della Fbc che aveva approfittato della 104

maria grazia teschi

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mteschi@laprovinciacr.it

01 Maggio 2015 - 07:26

A giudizio l’infermiera-ballerina

La Fondazione Benefattori Cremaschi

CREMA - Prima udienza, martedì, in tribunale a Cremona per l’infermiera-ballerina licenziata dalla Fondazione Benefattori Cremaschi presieduta da Paolo Giovanni Bertoluzzi. La donna, va ricordato, aveva infatti impugnato il provvedimento preso dall’ente dopo che era stata scoperta — nel luglio dello scorso anno — impegnata in un gara di ballo sulla riviera Romagnola mentre era a casa in permesso usufruendo della possibilità concessa dalla legge 104.
Udienza, quella di martedì, conclusa con un nulla di fatto. Il giudice Antonia Gradi si è infatti riservata di decidere quali prove ammettere. Solo quando verrà sciolta la riserva si potrà quindi conoscere la data del nuovo processo.
La Fondazione Benefattori Cremaschi era rappresentata dall’avvocato Mario Palmieri.
Il licenziamento dell’ex infermiera risale a settembre. L’ex dipendente — impugnando il provvedimento — aveva presentato anche una sorta di memoria difensiva, documento sul quale la stessa Fondazione avrebbe ‘indagato’, scoprendo — pare — altre incongruenze. La donna, infatti, avrebbe sostenuto di aver approfittato del permesso concesso dalla legge 104 una sola volta.
Al riguardo va ricordato che l’infermiera, nel luglio dello scorso, lontana dal lavoro attraverso i benefici concessi dalla legge, era stata immortalata in una gara di ballo a Rimini. Di qui il provvedimento disciplinare culminato poi nel licenziamento.
La Fondazione benefattori, da quanto se ne sa, sarebbe andata a ripescare nell’archivio le date di assenza dal lavoro della donna. Tabulato in mano avrebbe poi (per intuizione o preciso suggerimento non è dato sapere) dato vita a un controllo incrociato con il sito web della federazione di ballo anche aveva organizzato il concorso sulla riviera Romagnola e a cui l’ex dipendente della Fbc sarebbe iscritta. Il dato emerso sarebbe, condizionale estremamente d’obbligo, alquanto curioso: ovvero che buona parte delle assenze fatte dall’infermiera attraverso la legge 104 coinciderebbero con altrettanti suoi impegni sportivi.

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Commenti all'articolo

  • clj92146

    02 Maggio 2015 - 17:53

    E basta sono mesi che leggo falsità, l' infermiera è stata licenziata per altri motivi, quella della Fondazione è una tecnica ben congegnata e studiata per "liberarsi" del dipendente che da "fastidio" (magari anche a livello sindacale). Erano anni che ci provava. Daltronde succede di tutto e di piu in Fondazione senza alcun intervento della Direzione. Ora non verrete a dire che chi usufruisce della 104 non puo coltivare un hobby dopo/prima aver espletato i propri doveri. La legge 104 non impone 24h di assistenza al disabile. Questa serie di articoli dettati dalla Fondazione, infarciti di "condizionale" mi danno la nausea, forse sarebbe il caso di sentire la controparte invece di infangare.

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    • bvrtpt

      05 Settembre 2016 - 10:31

      E adesso che il giudice ha rigettato l'impugnazione del licenziamento con tanto di condanna alle spese processuali. Come la mettiamo, caro Giuseppe (ammesso che quello sia il tuo nome)?

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      • g2606256

        09 Settembre 2016 - 19:33

        Caro (ma forse "cara") Mario (sempre ammesso sia il tuo nome), forse non hai letto bene, in Fondazione esistevano(esistono forse) situazioni analoghe che tutti conoscono ma nessuno interviene. Come la mettiamo? Per quanto riguarda le sentenze sulla Legge 104 sono tutte e dico TUTTE a senso unico. http://www.studiolegalerosiello.it/page/pubblicazioni cerca: 104 oppure Orientamento "punitivo"

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