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CREMA

Vigili del Fuoco, la caserma pronta nel 2016

L’edificio, da un milione e 200mila euro, sarà realizzato da Scrp grazie a fondi ministeriali e al supporto di aziende cremasche

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

29 Aprile 2015 - 10:16

Vigili del Fuoco, la caserma pronta nel 2016

L’attuale sede del distaccamento dei vigili del fuoco

CREMA - La nuova caserma si farà, ma il crono-programma non rispetterà l’ottimistica previsione formulata nel gennaio scorso. «Verosimilmente entro l’anno», era stato annunciato nel corso della conferenza stampa, convocata nella galleria del municipio per dar conto del finanziamento ‘strappato’ al Viminale. A quattro mesi di distanza, si allungano invece i tempi per dare una ‘casa’ funzionale ai vigili del fuoco, che da almeno due lustri stavano sollecitando una soluzione al problema dell’attuale sede del distaccamento, ossia lo stabile comunale di via Macello, realizzato negli anni Sessanta e ormai non più idoneo alle esigenze del Corpo.

La svolta, ossia il finanziamento ministeriale da spalmare nell’arco di 15 anni e la «compartecipazione di aziende del territorio» per un importo complessivo di un milione e 200mila euro, era giunta pochi giorni dopo Capodanno. Al tavolo della conferenza stampa, convocata non appena incassato il via libera all’operazione, si erano accomodati i vertici di Comune ed Scrp, ossia la partecipata che si occuperà di realizzare la caserma. «Per dicembre prevediamo d’avviare i lavori e di giungere all’inaugurazione nel 2016», fa il punto — 120 giorni dopo — il presidente della Società cremasca reti e patrimonio Pietro Moro. Il futuro quartier generale — 3mila metri quadri complessivi, mille dei quali coperti — sorgerà su di un appezzamento già di proprietà della Scrp, alle spalle della tangenziale cittadina, al confine con il territorio della frazione di San Michele di Ripalta Cremasca. L’edificazione verrà finanziata attraverso un affidamento bancario, che verrà rimborsato dal ministero degli Interni all’80% e da imprese locali che, per la particolare natura delle proprie produzioni e lavorazioni, sarebbero state fra le prime a risentire dell’eventuale addio del comando del ‘115’ (a loro carico il 20%). Perché lo stallo nell’operazione caserma, registrato negli anni scorsi, aveva anche fatto paventare la soppressione dello stesso distaccamento cittadino dei vigili del fuoco.

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