L'ANALISI
23 Aprile 2015 - 06:00
S. Bonaldi, G. Poli, S. Guerini, L. Scotti e C. Bolzoni alla firma dell’accordo
CREMA - Arte organaria al museo civico, la sezione è pronta e sta per aprire i battenti. Solo quindici giorni all’inaugurazione — prevista sabato 9 maggio alle 16 — delle due sale adiacenti al settore di archeologia fluviale (le piroghe), che ospiteranno un percorso storico-musicale dedicato allo strumento dell’eccellenza cremasca nel mondo. Un progetto del valore complessivo di 220mila euro, finanziato per il 50% da un contributo di fondazione Cariplo (ottenuto nel 2011 dall’allora assessore alla Cultura Paolo Mariani) e, per l’altra metà, da Banca del Monte di Lombardia e dall’attuale amministrazione. Il materiale per gli allestimenti della sezione proviene invece dalle tre storiche aziende organarie della città Inzoli, Scotti e Tamburini, i cui rispettivi rappresentanti Claudio Bonizzi, Luca Scotti e Giancarlo Poli hanno firmato — ieri in conferenza stampa, con il sindaco Stefania Bonaldi — l’accordo per il comodato d’uso degli arredi dell’esposizione.
Due le sale dedicate agli organi di tradizione cremasca: «Ad accogliere il visitatore sarà la riproduzione di una canna dell’organo del Duomo di Cremona, — ha spiegato il referente del progetto per il Comune di Crema Sebastiano Guerini — replicata fedelmente dalle tre aziende; mentre nella seconda sala sarà ricostruita una bottega organaria originale». Un omaggio alla città degli organi, completato dal percorso espositivo studiato dall’architetto Nino Antonaccio, dal maestro Alberto Dossena e da Francesca Moruzzi e Simone Riboldi del museo civico. Intanto, si sogna di creare una vera bottega che unisca le tre scuole cremasche, promuovere i corsi d’organaria tra i giovani e riaprire a breve la saletta della musica Folcioni in piazza Aldo Moro, al momento chiusa per i lavori di ristrutturazione alle scuole Vailati.
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