L'ANALISI
18 Aprile 2015 - 12:28
Un'auto dei carabinieri
CREMA - Verso le ore 19 di venerdì 17 aprile, il Comando dei carabinieri della Compagnia di Crema è stato contattato da un medico di base della città che segnalava di aver trovato alcuni messaggi sulla segreteria telefonica da parte di un suo paziente affetto da grave crisi depressiva che minacciava di suicidarsi. I tentativi di contattare il trentenne cremasco da parte del medico non erano andati a buon fine visto che che non rispondeva alle chiamate sul telefono.
I militari, grazie all’applicativo 112 europeo in dotazione alla Centrale Operativa, sono riusciti a localizzare il telefono del soggetto presso la sua abitazione dove si sono recati prontamente. Hanno richiamato l’attenzione del trentenne e grazie ad una efficace e lunga opera di persuasione sono riusciti a convincerlo ad aprire la porta di casa.
Gli investigatori del Nucleo Operativo dopo aver scavalcato l’alta recinzione sono entrati in casa ma, accortisi che il giovane aveva ingerito diversi farmaci le cui scatole erano sparse sul pavimento, dove inoltre era presente una lettera che giustificava il gesto dovuto a ragioni sentimentali, hanno richiesto l’intervento del personale del 118 che ha accompagnato il malcapitato presso l'ospedale.
I familiari del trentenne, appresa la notizia, hanno ringraziato calorosamente i militari per aver salvato la vita al loro congiunto.
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