L'ANALISI
16 Aprile 2015 - 10:27
Il trasferimento dei cani dal vecchio rifugio di Crema a Vaiano
CREMA - Cani a rischio collasso per il caldo o destinati ad andare incontro a seri problemi fisici per l’inadeguatezza delle gabbie che li ospitano. A sostenerlo, denunciando le presunte carenze del nuovo rifugio consortile, aperto da meno di due mesi a Vaiano Cremasco, è Antonio Agazzi, consigliere comunale di minoranza a Crema. L’ex candidato sindaco critica il risultato finale del progetto voluto dai primi cittadini del Cremasco e poi appaltato dalla Società cremasca reti e patrimonio. «Urgono interventi correttivi — precisa — da mettere in campo prima dell’estate». Lungo l’elenco delle carenze riscontrate da Agazzi: «La separazione tra le gabbie non consente ai cani di interagire — spiega — anche la socializzazione con l’uomo risulta impossibile, essendo il box interamente in lamiera e avendo soltanto una finestrella in rete metallica a un metro e mezzo da terra. Ciò induce i cani più grandi a rimanere tutto il giorno in piedi sulle zampe posteriori e quelli più piccoli a cercare continuamente di saltare, nel tentativo di gettare lo sguardo all’esterno: intuibili le problematiche alle zampe che tali condotte, nel tempo, rischiano di determinare». Con l’arrivo del caldo estivo, in mancanza di interventi rapidi, la situazione sarà destinata a peggiorare: «Va posizionata sopra i box una rete oscurante — aggiunge Agazzi — altrimenti i cani cuoceranno al sole. Infine va ultimata con urgenza l’area esterna dedicata allo sgambamento degli animali, che non possono certo restare per tutto il giorno nelle gabbie». Sull’argomento Agazzi ha depositato un’interpellanza in consiglio comunale.
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