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TRESCORE

'Sindaco in divieto di sosta'

Mazzini: Non è la prima volta che accade, come può chiedere ai cittadini di comportarsi bene? Barbati: Probabilmente quelli dell'opposizione mi seguono, potevano chiamare i vigili, avrei pagato

Francesco Pavesi

Email:

fpavesi@cremonaonline.it

05 Aprile 2015 - 12:01

'Sindaco in divieto di sosta'

Il sindaco di Trescore Angelo Barbati

TRESCORE. - “Il sindaco Angelo Barbati chiede agli automobilisti di comportarsi bene ma è lui il primo a dare il cattivo esempio. Si dia una regolata”. Gianmario Mazzini, capogruppo consiliare della minoranza di “Uniti per Trescore” critica il primo cittadino dopo aver pizzicato la sua auto in divieto di sosta in via Pavesi. Siccome non è la prima volta che succede, Mazzini ha deciso di non lasciar correre. 

 

“Giovedì, alle 19.30, l’auto di Barbati era parcheggiata fuori dal ristorante La Lanterna in sosta vietata. Poi è lui che raccomanda ai trescoresi di comportarsi bene. Complimenti”. Barbati ammette l’errore. “È vero, sono entrato nella Lanterna - spiega - per una prenotazione lasciando l’auto in sosta vietata. Pensavo di metterci solo pochi secondi ma una volta nel locale ho scambiato qualche parola con i presenti e l’auto è rimasta parcheggiato più di quanto pensassi. Probabilmente gli Uniti per Trescore mi seguono, forse con un drone, se sono così attenti ai miei spostamenti. Preferirei però che si concentrassero sui problemi del paese, portandoci dei suggerimenti e delle proposte, confrontandosi con noi della maggioranza sui temi più importanti, invece non è materia per loro. A loro piace pizzicare l’auto del sindaco in divieto di sosta. Aggiungo anche che Mazzini, vedendo la mia macchina in divieto, avrebbe potuto chiamare la polizia locale o i carabinieri e farmi mettere la multa che avrei giustamente pagato”.

 

 

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