L'ANALISI
03 Aprile 2015 - 15:36
CREMA - Ruba uno smartphone a scuola ma viene scoperta attraverso il nuovo servizio di telefonia di Whatsapp. Protagoniste della vicenda sono due studentesse di un istituto superiore cittadino.
Le indagini della polizia prendono il via quando una ragazza denuncia il furto del proprio telefono avvenuto durante l'orario scolastico. La giovane, consultando nei giorni seguenti il suo profilo whatsapp, si accorge che il telefono risulta ancora attivo, nonostante avesse bloccato la scheda telefonica. Tramite il nuovo servizio di telefonia di Whatsapp, la studentessa prova a chiamare il proprio telefono e, dopo alcuni tentativi, ottiene risposta e le sembra di riconoscere una voce femminile.
La mamma della ragazza derubata riferisce il fatto agli uomini del commissariato di Crema e, dopo alcuni accertamenti, gli ispettori dell'ufficio volanti prvano a cercare il telefono presso l'abitazione di una studentessa, ritenuta la probabile autrice del furto. Presentatisi a casa della giovane, gli operatori della polizia parlano prima con i genitori e successivamente con la ragazza che, messa alle strette,ammette di avere rubato il telefonino.
Lo smartphone viene riconsegnato ai poliziotti e successivamente reso alla legittima proprietaria. Per la minorenne scatta la segnalazione al tribunale dei minori.
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