L'ANALISI
LINEA CREMONA TREVIGLIO MILANO
27 Febbraio 2015 - 17:20
Pendolari cremaschi
CREMA - Ammassati come in un carro bestiame: in 150 su una vecchia littorina a gasolio con soli due scompartimenti, tanto da dover viaggiare schiacciati e in piedi, qualcuno anche nella cabina del macchinista. Protesta nel pomeriggio di venerdì 27 febbraio da parte dei pendolari della linea ferroviaria Cremona-Treviglio. Di ritorno da Milano o dalla cittadina bergamasca, coloro che hanno utilizzato il regionale 10567 partito alle 14,07 da Treviglio hanno perso la pazienza. E la giornata era già iniziata con il piede sbagliato con la soppressione del regionale 10462 del primo mattino, partito da Cremona alle 6,54 ma fermato a Casalbuttano per un guasto. Ai viaggiatori a bordo non è restato altro da fare che attendere il convoglio successivo. L’impossibilità del 10462 di raggiungere Treviglio ha causato l’annullamento del convoglio corrispondente, il 10455 che sarebbe dovuto ripartire alle 8,07 dalla stazione orobica.
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