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CAMISANO

Litiga con il nipote e spara

Denunciato un pensionato per 'esplosioni pericolose'

Cinzia Franciò

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cfrancio@laprovinciacr.it

20 Febbraio 2015 - 10:41

Litiga con il nipote e spara

Le armi sequestrate

CAMISANO - I carabinieri della dipendente Stazione di Camisano, nella serata di giovedì 19 febbraio hanno denunciato un pensionato per 'esplosioni pericolose'. Da tempo i rapporti familiari erano difficili a causa del comportamento dei figli che in più circostanze litigavano con i genitori. Nella cascina di Camisano tuttavia abitano anche altre due famiglie di parenti che mal sopportavano tale tensione.

L’epilogo giovedì sera allorquando all’ennesimo litigio tra madre e figlio 30 enne (costui decideva di allontanarsi da casa contro il volere della madre). Il giovane è salito in auto tentando di uscire dal cortile, ma venendo bloccato dalla donna che richiudeva il cancello carraio. Ad assistere all’ennesima lite furibonda anche lo zio paterno che esasperato ha deciso di intervenire per difendere la cognata. Tale intromissione, però, non è stata accettata dal nipote che è passato alle vie di fatto intrapprendendo una colluttazione con l'anziano zio e scaraventandolo a terra. Costui, tuttavia, non demordeva e salito in casa, ha preso una pistola che deteneva regolarmente ed affacciatosi al balcone di casa ha esploso due colpi a scopo intimidatorio verso il cielo. L’azione inconsulta ha suscitato l’effetto desiderato tant’è che il giovane si è calmato ma si è allontanato dalla casa e ha chiamato il 112 denunciando di essere stato aggredito dallo zio.

Sul posto si sono portati  carabinieri della stazione di Camisano e quelli di dell'Aliquota Radiomobile di Crema, che hanno constatato la veridicità della vicenda e dopo averne ricostruito le varie fasi, hanno proceduto al sequestro della pistola, nonché al ritiro cautelare di otto fucili da caccia, della licenza di caccia e delle cartucce legalmente detenute.

L’anziano zio 65 enne, pensionato, è stato denunciato per esplosioni pericolose all’autorità giudiziaria di Cremona, segnalando altresì alla Prefettura l’evento per il ritiro e la successiva revoca della licenza di porto d’armi.

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