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VAILATE

Ladri in canonica mentre il parroco celebra due funerali

Gli intrusi non trovano nè danaro nè preziosi ma rovinano porte e infrangono una finestra

Gianluca Maestri

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mteschi@laprovinciacr.it

16 Febbraio 2015 - 10:31

Ladri in canonica mentre il parroco celebra due funerali

Don Natalino Tibaldini mostra i segni su una porta

VAILATE — Erano convinti di mettere a segno il colpo ricco, magari rubando i soldi delle offerte dei parrocchiani. In realtà non hanno trovato nulla, ma si sono lasciati dietro una scia di danni (alle porte e a una finestra, per alcune centinaia di euro) i ladri che nella mattinata di venerdì 13 febbraio sono entrati nella casa parrocchiale di vicolo Arcipretura 1, in pieno centro storico e perdipiù in un orario, quello della tarda mattinata, in cui il cuore del paese non è esattamente deserto. «Non hanno rubato niente, perché io qui dentro di valore non ho praticamente nulla e i soldi delle offerte della chiesa non li tengo certo in casa». Don Natalino Tibaldini, parroco di Vailate, commenta così il tentativo di furto di cui è stata teatro l’appartamento dove abita da quando, nell’ottobre scorso, è giunto a guidare la parrocchia dei Santi Pietro e Paolo. Il fatto è avvenuto mentre il sacerdote di origini arzaghesi era impegnato a celebrare due funerali, uno dietro l’altro, il primo in chiesa parrocchiale ed il secondo nella chiesetta di Santa Marta in via Caimi. Nessuno ha visto né sentito niente.
Dopo aver scavalcato la recinzione, gli intrusi hanno scardinato con un ‘piede di porco’ la prima delle due porte dell’ingresso principale. Aperta quella, è stato un gioco da ragazzi per forzare anche la seconda, le cui serrature sono piuttosto blande. Entrati in casa, hanno puntato verso il piano superiore. Nel tentativo di introdurvisi hanno però trovato un ostacolo: una porta blindata, che hanno provato a forzare senza riuscirvi. Scesi al pianterreno, sono usciti dirigendosi al magazzino della chiesa, dove hanno recuperato una scala. Con quella, abbastanza alta per i loro scopi, sono riusciti, rompendo una finestra, ad entrare nei locali al primo piano dove però — come detto — non hanno scovato né soldi né oggetti di valore.
«Quando sono rientrato dopo i funerali — ricostruisce don Natalino — ho trovato le porte aperte, le luci accese e tutto quanto sottosopra». Non è la prima volta che la casa parrocchiale viene visitata dai ladri. Era successo anche quando vi risiedeva l’ex parroco don Adelio Buccellè e, in passato, anche con il predecessore don Linneo Ronchi. Avvertiti dell’accaduto, i carabinieri della stazione di Vailate (al comando c’è il maresciallo Nicola Piga) hanno già effettuato un primo sopralluogo.

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