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Battaglia vinta, canone azzerato

Flavia, disabile, costretta a pagarlo anche se vive con lo zio La Rai: «C’era un problema, risolto nel rispetto della legge»

maria grazia teschi

Email:

mteschi@laprovinciacr.it

08 Febbraio 2015 - 11:15

Battaglia vinta, canone azzerato

Flavia Capelletti

VAILATE — Flavia Capelletti non dovrà pagare il canone Rai. Né quello di quest’anno, né quelli degli anni scorsi. La questione è stata tecnicamente risolta e tutti i debiti che la trentaduenne di Vailate aveva accumulato con l’Agenzia delle entrate, soggetto che riscuote il canone, verranno cancellati. Lo rende noto l’ufficio stampa della tv di Stato, annunciando la fine di una vicenda dalla quale escono tutti vincitori: Flavia Capelletti in primis; la Rai che ha mostrato per questo caso la stessa attenzione che è solita riservare alle situazioni particolari; il nostro giornale, che ha portato alla luce la vicenda. Vicenda strana, non c’è che dire. Flavia Capelletti, disabile affetta da teatraparesi spastica, vive in una casa di via Pascoli assieme ad uno zio: un unico domicilio ma un doppio stato di famiglia. Nel 2009, per la prima volta, l’agenzia delle entrate le invia il bollettino di pagamento del canone Rai. Lei, credendo distrattamente che fosse intestato allo zio, lo paga. E da allora, ogni anno, ecco arrivarle puntuale il bollettino. Il problema è che tale bollettino arriva sempre anche allo zio, il quale lo paga regolarmente. «Perché pagare due abbonamenti se io e lui viviamo sotto lo stesso tetto?» si chiede Flavia, che tenta invano di risolvere la questione. Nel frattempo, la sua decisione di non pagare il canone le crea un debito nei confronti dell’erario. Flavia, aiutata dall’amica Paola Cremona, che tra l’altro è una ex dipendente Rai presso i cui uffici milanesi si reca più volte in cerca di spiegazioni, si rivolge al nostro giornale. La vicenda assume una certa eco ed il resto è storia di questi giorni. «C’era un problema — dichiara l’ufficio stampa della Rai — che è stato tecnicamente risolto ed in considerazione di ciò la signora Capelletti non pagherà più il canone né le verrà chiesto il saldo dei debiti accumulati in questi anni con l’agenzia delle entrate. Teniamo a precisare che l’intervento dell’azienda non rappresenta un comportamento ad personam. Nel rispetto della legge e delle regole, Rai Canone è molto attenta a problemi come questi e se vi sono casi particolari è disposta a valutarli». In sostanza, nessuno intende succhiare il sangue a nessuno. «La Rai — prosegue l’ufficio-stampa —, ponendo grande attenzione ai problemi dei propri abbonati, è soddisfatta che la vicenda si sia conclusa positivamente». Felicissima la diretta interessata, che ringrazia tutti: «Ringrazio la Rai — dice Flavia — per la sensibilità dimostrata nei confronti del mio caso. Un doveroso grazie anche alla mia amica Paola Cremona (che a sua volta si dice grata all’azienda) per avermi aiutato e sostenuto e al quotidiano La Provincia per dato risalto a questo mio problema».

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