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Troppi portoghesi sugli autobus di Guidovie

Ora c'è l' obbligo di salire davanti, sui mezzi anche un 'tutor'

maria grazia teschi

Email:

mteschi@laprovinciacr.it

29 Gennaio 2015 - 11:54

Troppi portoghesi sugli autobus di Guidovie

Un pullman di Guidovie in servizio

CREMA - Secondo i dati forniti da Autoguidovie, uno studente su dieci, ossia circa 350 su un totale di 3.5000 ragazzi che ogni giorno salgono sui pullman per raggiungere gli istituti superiori di Crema, non è in regola con il biglietto. Per mettere un freno a queste cattive abitudini, la società di trasporto pubblico su gomma ha lanciato in questi giorni una doppia iniziativa: sui bus è presente un tutor che si occupa personalmente di controllare i tagliandi in possesso degli utenti, siano essi abbonamenti mensili o settimanali oppure semplici biglietti ordinari. Chi viene trovato senza ticket lo può acquistare direttamente a bordo, altrimenti rimane a terra. In secondo luogo, e proprio per facilitare il lavoro del personale viaggiante incaricato delle verifiche, gli studenti sono obbligati a salire sul pullman dalla porta anteriore, mentre quella centrale e quella posteriore restano chiuse e vengono aperte dall’autista solo per la discesa.
«L’iniziativa andrà avanti per alcune settimane — confermano dalla direzione della società — senza alcun intento punitivo, ma per cercare di regolamentare quei comportamenti che danneggiano la stragrande maggioranza dei ragazzi che invece agisce in maniera corretta». Se si includono anche gli adulti, il tasso di viaggiatori che non paga il biglietto, sempre secondo i dati comunicati da Agi, scende al 5-7%. E’ chiaro dunque che è proprio tra gli studenti dove si annida la maggior percentuale di chi utilizza il servizio senza versare il dovuto. «La maggiore copertura dei costi con i ricavi da tariffa — spiega il direttore d’esercizio di Autoguidovie Corrado Bianchessi — è una delle colonne portanti del nostro lavoro. Controllo e riduzione dei costi, ma senza qualità, non possono bastare. Intendiamo sempre adoperarci per promuovere la mobilità pubblica, vogliamo quindi trasportare più persone possibili, ma con altrettanta convinzione volgiamo anche contrastare coloro che non pagano il biglietto».
In Agi non si fanno illusioni: cambiare i comportamenti di migliaia di utenti sarà un processo lungo. «Confidiamo nella collaborazione degli studenti — conclude Bianchessi — e delle loro famiglie».

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Commenti all'articolo

  • francesco.piazza

    05 Febbraio 2015 - 09:16

    Sono d'accordo con Paolo, inoltre AGI dimentica quanti studenti paganti devono viaggiare in piedi o seduti per terra nei mezzi scolastici iper-stipati, che talvolta mi capita ancora di prendere. Per non parlare di quando li lascia a terra!: troppo facile per l'AGI far suonare solo la sua campana!

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  • rivolta72

    29 Gennaio 2015 - 16:45

    Per completezza di informazione sarebbe utile anche dire che AGI non ha ancora attrezzato alcun mezzo nemmeno quelli di ultima generazione con obliteratrici in grado di leggere le tessere di abbonamento magnetico e tanto meno i controllori o "tutor" son in grado di farlo. Inoltre a distanza di anni dall'entrata in vigore l'Azienda non ha ancora attivato alcun punto di ricarica telematica degli abbonamenti oltre la stazione di Crema e il capolinea di San Donato. Ci saranno certo i portoghesi ma certamente Agi non si è adeguatamente aggiornata alle nuove tecnologie e forse un po' portoghese al di là dei proclami lo è pure lei...

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    • francesco.piazza

      05 Febbraio 2015 - 09:18

      Pure le obliteratrici per i biglietti classici hanno sempre lasciato a desiderare quanto a funzionamento...

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