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La Zanzara punge don Inzoli

Telefonata di un finto papa Francesco al sacerdote cremasco in seguito alle polemiche sorte intorno alla presenza del prete ad un convegno sulla famiglia

Francesco Pavesi

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fpavesi@cremonaonline.it

22 Gennaio 2015 - 15:31

La Zanzara punge don Inzoli

Giuseppe Cruciani e la stretta di mano don Inzoli-Maroni al convegno

CREMA - ‘La Zanzara’ (tagliente trasmissione radiofonica di Radio 24) punge don Mauro Inzoli. E lo fa sul vivo, con uno scherzo telefonico che sorprende, nell’abitazione milanese della madre, l’ex parroco della chiesa cremasca della Santissima Trinità. A chiamare è una voce maschile e l’uomo all’apparecchio si qualifica come «papa Francesco», preceduto da un ‘complice’ che spiega d’essere «monsignor Angelo Beciu della segreteria di Stato».

 

Il sacerdote per decenni punto di riferimento di Cl e che per decisione della Congregazione per la dottrina della fede deve ora condurre una vita ritirata per il coinvolgimento in una vicenda di abusi sessuali su minori, era tornato sotto i riflettori della cronaca nei giorni scorsi, per la presenza — immortalata dai fotografi — ad un discusso convegno milanese sulla famiglia seduto nella fila dietro a quella in cui sedeva il governatore Roberto Maroni.

 

La telefonata, della durata di poco meno di tre minuti, è stata trasmessa nell’edizione di mercoledì 21 gennaio de La Zanzara, condotta da Giuseppe Cruciani. «Don Mauro — l’esordio del finto papa Francesco — buona sera, la disturbo?». «Assolutamente no Santità», la risposta di don Inzoli, pronunciata con voce palesemente emozionata. «Ho letto quanto successo al convegno di Milano — incalza l’interlocutore —: mette a repentaglio la Chiesa... e volevo sentire la tua versione». «Santità, la mia versione è semplicissima — la risposta dell’ex parroco cremasco —: sono stato invitato da una famiglia ad andare insieme a loro ad un incontro. Sono andato e quando sono tornato a casa ero anche sereno. Due giorni dopo è successo questo problema di comunicazione... un onorevole di Sel di Crema (il deputato Franco Bordo ndr) ha forse visto la fotografia e... Io sono umiliatissimo».

 

«Hai parlato di una famiglia», ribatte il finto pontefice. «Sì, una famiglia di amici...». «Io ti pregherei di non fare dichiarazioni alla stampa», suggerisce l’imitatore della voce di Francesco. «Mai fatte Santità — la replica immediata di Inzoli — mai fatte... a nessuno». «Per quanto riguarda invece il tuo caso — prosegue l’interlocutore — la Chiesa ha deciso, ma io e te non abbiamo mai parlato... Tu ti senti colpevole? Hai fatto qualcosa ai bambini? Voglio sapere la verità». «Lei, Santità — abbozza don Mauro — ha conosciuto la documentazione, lei lo sa...». «Io voglio sentire dalla tua voce la verità», insiste il finto Francesco: «Voglio sentirla dalle tue parole, voglio sapere...». A quel punto la comunicazione cade; quasi certamente don Inzoli si è accorto di essere caduto vittima di uno scherzo.

 

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